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La Sacra Famiglia in pellegrinaggio a Napoli

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Due bellissime giornate piene di sole hanno accompagnato i pellegrini della Parrocchia Sacra Famiglia che per commemorare i 50 anni della posa della prima pietra nella chiesa di Ragnola, hanno vissuto intensi momenti di fraternità alla scoperta di Napoli ed i suoi tesori. Guida d’eccezione il parroco don Francesco, minuzioso organizzatore dell’ esperienza campana. Prima tappa di sabato 28 ottobre, la visita guidata al parco archeologico di Pompei, luogo dal fascino eterno e specchio della storia di un attimo, che ha coinvolto grandi e piccini. Anche il momento conviviale del pranzo “al sacco”, tra le vie riemerse dalla polvere, si è trasformato in agape fraterna e ponte ideale tra passato e presente. Il tour è proseguito con la visita deI Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei dove il gruppo ha partecipato alla celebrazione eucaristica, pregando per l’anniversario del 50° insieme ad una nutrita assemblea. La costiera sorrentina al calar del sole, ha concesso momenti di forte emozione, che solo l’osservazione del Creato può concedere.

La domenica i pellegrini si sono immersi per le vie di Napoli, nelle monumentali chiese che raccontano secoli di storia intrecciata di Regno Borbonico, tradizioni napoletane e massime concentrazioni di pittura e scultura barocca.Immancabile la visita al duomo di Napoli, la Cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta, che custodisce la reale cappella del Tesoro di san Gennaro, dove sono riposte le reliquie del santo patrono della città.La facciata bugnata ed il portale rinascimentale hanno poi accolto i pellegrini nella Chiesa della Trinità Maggiore o del Gesù Nuovo. All’interno il gruppo ha pregato sul corpo di san Giuseppe Moscati, canonizzato da papa Giovanni Paolo II nel 1987. Il gruppo ha potuto inoltre visitare la basilica di Santa Chiara e la tomba post seconda guerra mondiale di Salvo D’Acquisto.

I bambini in particolare sono rimasti incuriositi e affascinati dalle vie chiassose e pittoresche, da San Gregorio Armeno, celebre strada storica degli artigiani del presepe.

Indimenticabile l’esperienza della visita a Napoli sotterranea dove, sia adulti che bambini, hanno mostrato il coraggio e l’entusiasmo di entrare in cunicoli illuminati solo dalla fioca fiamma di una candela.
Due giorni molto sentiti e partecipati in cui l’atmosfera festante è stata creata dalle tante famiglie, genitori con bambini, dai parrocchiani di tutte le età, più giovani e meno giovani. Tutti hanno veramente sperimentato la gioia di stare insieme come una grande famiglia unita, paziente e divertente.

Michela Galieni: