“Per cambiare il futuro delle migrazioni dobbiamo cambiare prima noi, mettendo al centro la persona umana e la sua dignità, anziché il profitto e l’individualismo”: lo ha affermato ieri a Roma, alla Fao, mons. Fernando Chica Arellano, Osservatore permanente della Santa Sede presso Fao, Ifad e Pam (tutti organismi delle Nazioni Unite con sede a Roma), portando il suo saluto al side event “Cambiamo il futuro delle migrazioni. Investiamo nella sicurezza alimentare e nello sviluppo rurale”, organizzato dal Forum Roma delle Ong d’ispirazione cattolica. “La migrazione deve essere un diritto – ha detto mons. Arellano -. E’ giusto riconoscere che si possa migrare in libertà e non obbligati a lasciare la propria terra”. A suo avviso “è  necessario investire nella pace e mitigare i cambiamenti climatici”, ma anche  “investire nelle zone rurali, collegandosi alle città”. Alle Ong cattoliche ha detto: “Possiamo fare di più per camminare insieme sulla strada delle eccellenze, non delle mediocrità”.