“27 milioni di bambini in età da scuola primaria e secondaria inferiore non frequentano la scuola in 24 Paesi colpiti da conflitti”. È uno dei dati contenuti in “Education uprooted”, il rapporto diffuso oggi dall’Unicef alla vigilia della 72ª Assemblea generale delle Nazioni Unite che si terrà a New York. L’intento del rapporto – si legge in una nota – è quello di “ricordare ai leader mondiali l’importanza dell’istruzione per tutti quei bambini che, a causa di violenze e insicurezze, sono ‘sperduti’, sradicati dalle loro case”. Secondo l’Unicef, “nel 2015, circa 50 milioni di bambini erano ‘sperduti’” e “oltre 28 milioni di loro sono stati costretti a scappare dalle loro case a causa di violenze e insicurezza”. “I bambini e i giovani migranti con bassi livelli di istruzione – sottolinea la nota – incorrono in un rischio sempre maggiore di sfruttamento”. Infatti, da quanto emerge da un recente sondaggio al quale hanno risposto bambini che si spostano attraverso la rotta del Mediterraneo centrale verso l’Europa, “il 90% degli adolescenti senza istruzione ha dichiarato di aver subito sfruttamento, rispetto al 77% dei bambini con un’istruzione primaria e al 75% con un’istruzione secondaria”. “Sulla rotta del Mediterraneo orientale – invece – il 23% degli adolescenti senza istruzione ha dichiarato di aver subito sfruttamento, rispetto al 20% con un’istruzione primaria e al 14% con un’istruzione secondaria”. Il rapporto mette inoltre in evidenza che “solo il 50% dei bambini rifugiati è iscritto alla scuola primaria” e “meno del 25% dei giovani rifugiati è iscritto alla scuola secondaria. Le ragazze hanno maggiori probabilità di diventare vittime di violenza sessuale e di genere”. Tra le richieste dell’Unicef ai partner, quelle di “integrare tutti i bambini ‘sperduti’ – migranti, rifugiati, sfollati interni, richiedenti asilo o non accompagnati – nel sistema scolastico del Paese in cui vivono” e “dedicare una maggiore percentuale di finanziamenti destinati alle crisi umanitarie per finanziare adeguatamente la fornitura di servizi di istruzione nelle emergenze”.