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Tratta: “le istituzioni non elevano la propria voce per contrastare i mercenari”

“Mi appello al Santo Padre affinché possa continuare a elevare con forza la sua voce per salvare le tante ‘Maddalene’ condannate alla schiavitù e magari possa costituire un osservatorio permanente specifico sulla prostituzione schiavizzata, che sia soprattutto operativo e interagisca con tutte le istituzioni preposte per intervenire e liberare le schiave della prostituzione”. Lo ha scritto don Aldo Buonaiuto, animatore spirituale ed esponente del servizio Antitratta della Comunità Papa Giovanni XIII, su Interris.it, un anno dopo l’incontro di Papa Francesco con venti donne, liberate dalla schiavitù della prostituzione, ospiti della struttura romana della Comunità fondata da don Oreste Benzi. “Quella visita inaspettata è entrata nella storia di questa umanità così tanto bisognosa di gesti d’amore che lasciano traccia per sempre. Infatti, nel cuore di quelle venti ragazze è rimasto impresso il segno della tenerezza, degli abbracci, della commozione e delle parole di richiesta di perdono rivolte loro da Papa Francesco”. Don Buonaiuto chiede anche più attenzione sul traffico delle donne costrette a prostituirsi: “Non si sentono parole di condanna sul reale mercato della Tratta. Stranamente, sulla prostituzione coatta, le istituzioni non elevano la propria voce per contrastare i mercenari che, ogni giorno, popolano indisturbati le strade italiane, i night e i bordelli vari mettendo in vendita migliaia di queste ragazze di cui il 40% minorenne. Ecco perché ricordo la visita di Papa Francesco, non per una semplice commemorazione, bensì per supplicare i responsabili delle istituzioni a interessarsi a questo dramma umano”.

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