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La bellezza del campo scuola della parrocchia San Filippo Neri

Lisa Patrizi ed Emanuela Mercuri

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La scorsa settimana, ovvero dal 30 luglio al 6 agosto, si è svolto il campo scuola della parrocchia di San Filippo Neri; 35 ragazzi tra i 14 e i 16 anni, accompagnati da un’equipe di educatori e due sacerdoti, Don Gabriele Paoloni e Don Giuseppe Giudici, hanno vissuto una settimana di vita comunitaria, nella quale hanno dormito in due enormi camerate e mangiato tutti insieme, alternando momenti ricreativi e riflessivi (dei giochi e delle attività in gruppo) a momenti di servizio come apparecchiare, sparecchiare o pulire. Il fulcro del campo e le tematiche di ogni giorno sono state principalmente le parabole.

L’obiettivo era quello di guidarli nel mondo vario e spesso complicato (tanto piú in età adolescenziale) delle relazioni, e di fargliele scoprire come punto di partenza e base fondamentale per la missione che Dio ha affidato a ognuno, e che devono trovare in loro stessi e nel loro rapporto con gli altri e con Gesú. Tale missione si intraprende con convinzione e consapevolezza solo una volta scoperto Gesú nella propria vita, e quindi richiede sforzi e impegno non per trovarlo ma perché lo si è trovato; scopo del campo è stato proprio il mostrare le forme, le persone e i dettagli della quotidianità nei quali Lui si manifesta. Altro elemento che ha guidato i giovani in questa settimana sono state le stelle che da sempre suscitano fiducia e curiosità, si pensi in particolare alla Stella Polare, punto di riferimento e guida sicura. I ragazzi si sono poi messi alla prova nelle escursioni, le due piú grandi quelle alla Madonnina e alle Cascate del Rio Arno, ma anche camminate minori verso Pietracamela e Prati di Tivo (la prima anche di notte, proprio per osservare le stelle). Hanno avuto inoltre l’opportunità di fare un “percorso vita” in un parco avventura, nel quale hanno messo alla prova loro stessi e le loro abilità nell’affrontare e superare gli ostacoli, immersi nella natura. Metafora anche questa (come già le escursioni) della vita e del cammino di ogni uomo. La giornata del giovedí si è dedicata invece alla preparazione della penitenziale, che ha occupato tutto il pomeriggio ed è stata scandita in 3 tappe di riflessione, lungo 3 diversi percorsi nel sottobosco, ognuno per un gruppo di ragazzi e un sacerdote, il terzo arrivato appositamente quel giorno per affiancarsi ai due già presenti.
Grazie al tempo bellissimo è stata possibile, oltre alla camminata notturna della prima sera, anche un’escursione fino alla croce del Gran Sasso per ammirare il sorgere del sole dalle montagne, il sabato mattina. Il panorama mozzafiato e una bella colazione portata “al sacco” hanno largamente ripagato la stanchezza e gli sforzi! La settimana è stata ricca di esperienze e spunti di riflessione che hanno permesso ai ragazzi di soffermarsi su aspetti della quotidianità e della spiritualità di cui non è sempre facile accorgersi, e che possono assumere una luce diversa e maggiore chiarezza proprio nell’esperienza isolata del campo.
Dai piú timidi o restii ai piú estroversi e vivaci, il campo è stato un tentativo continuo di lasciare in ognuno un “seme di bene” che possa maturare in loro come qualcosa di meraviglioso. Un grazie di cuore a tutti i ragazzi che hanno scelto di condividere questa esperienza, un grande grazie a Don Gabriele PaoloniDon Giuseppe Giudici e a Don Guido Coccia e agli educatori che hanno provato a trovare e tirare fuori il buono in ognuno di loro, mostrandoglielo.

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