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Diaconi: “la moglie può aiutare il marito nel suo servizio e portare alla Chiesa il suo contributo”

“L’ordinazione diaconale non deve creare rottura nel matrimonio. Marito e moglie continuano a trovare nutrimento l’uno nell’altro senza smettere di crescere insieme”. Lo ha detto Marie Francoise-Maincent Hanquez, membro del Comitato nazionale del diaconato come rappresentante delle mogli dei diaconi, durante il convegno nazionale in corso ad Altavilla Milicia, in provincia di Palermo. “Negli anni ho scoperto che questo ministero è del marito ma anche della moglie – ha aggiunto -. Nel senso che la moglie non deve essere trasparente, anzi può aiutare il marito nel suo servizio e può portare alla Chiesa il suo contributo”. Hanquez, moglie di un diacono e mamma di quattro ragazzi, conosce bene le difficoltà che si trova ad affrontare una sposa: “La difficoltà è che, nel diaconato, il posto delle spose è nello stesso tempo dentro e fuori dal diaconato. Le spose insistono sullo scarto che esiste tra la loro scelta libera del matrimonio e l’accoglienza o la non accoglienza del diaconato. Dicono spesso che ‘mentre il matrimonio l’ho scelto io, il diaconato lo accetto’. Ma il punto dove tutto si complica è che l’impegno del diacono è così importante che è indispensabile che la coppia s’impegni lucidamente e liberamente”.

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