ACQUAVIVA PICENA – Nella serata di ieri, Giovedì 3 agosto, ha preso il via la manifestazione Sponsalia, la rievocazione storica organizzata dall’associazione Palio del Duca di Acquaviva Picena, giunta ormai alla trentesima edizione. Il primo evento della manifestazione, che ogni anno ricrea nel piccolo paese di Acquaviva le atmosfere del XIII secolo, è stato quello del fidanzamento e, in occasione dei 30 anni di attività,  l’associazione Palio del Duca ha voluto celebrare questo importante traguardo con la realizzazione di un anello di fidanzamento dono di Rainaldo dei Brunforte a Forasteria figlia di Rinaldo degli Acquaviva. L’anello, un elemento importante che mancava a suggellare l’amore tra Rainaldo e Forasteria, è stato disegnato e interamente realizzato da un giovane orafo, incastonatore e incisore, di Caldarola (MC), Matteo Pontoni, dopo un approfondito lavoro di ricerca nell’arte orafa medievale, contemporanea all’evento storico del matrimonio tra Forasteria e Rainaldo, anno 1234.

Il lavoro di ricerca svolto è stato in un certo senso laborioso, come ha spiegato Pontoni:”Non è stato semplice trovare anelli di epoca medievale contemporanei o vicini, geograficamente, all’evento storico del matrimonio tra Forasteria e Rainaldo, perché gli oggetti di oreficeria ornamentale di quel periodo, oltre ad essere rari poiché appannaggio solo delle famiglie ricche e della Chiesa, spesso erano utilizzati come moneta di scambio per finanziare guerre, quindi difficilmente venivano conservati e tramandati. Anche la pittura di quel periodo non ha aiutato la ricerca perché all’epoca i gioielli non venivano rappresentati”.

A questo punto è stata la Storia stessa a dare indicazioni utili per il disegno dell’anello: Rainaldo dei Brunforte, nel  periodo che va dal 1249 al 1250, era vicario dell’Imperatore Federico II ed era considerato dall’imperatore stesso uno dei più fedeli e preziosi sostenitori della causa imperiale nel territorio del sud della Marca. Questa informazione  ha portato Pontoni a recarsi alla Fondazione “Federico II” di Jesi dove ha trovato delle immagini di gioielli appartenuti a Costanza d’Aragona, moglie di Federico II. Successivamente ha svolto una ricerca attraverso le immagini consultabili sul sito internet del Victoria and Albert Museum di Londra, dove, cercando tra i gioielli risalenti al periodo preso in considerazione, ha trovato alcuni anelli che potevano essere ispiratori del progetto per l’anello di Sponsalia.

L’orafo ha disegnato alcuni bozzetti, tra i quali ha scelto quello che meglio rappresentava una sintesi delle immagini trovate per la realizzazione di un anello che fosse il più vicino possibile al gusto dell’epoca. Per impreziosire il gioiello è stato scelto un rubino, simbolo matrimoniale del fuoco della fertilità. Il taglio della pietra è cabochon, perché all’epoca le pietre non venivano sfaccettate ma spesso erano lasciate allo stato grezzo oppure appena levigate, come nel caso dell’anello di Costanza d’Aragona.

Un altro elemento ripreso dagli anelli storici è l’incisione:” Ho utilizzato un motivo ripreso da un monile trovato sul sito internet del Victoria and Albert Museum, riadattandolo alla forma del gambo dell’anello”. L’orafo ha spiegato che per tale scopo si utilizza uno strumento chiamato “bulino”, una lama in acciao, dotata di un manico in legno, con particolari forme a seconda della lavorazione richiesta.

Per quanto riguarda il ‘castone’, Pontoni ha voluto creare una forma somigliante alla corona dell’Imperatrice Costanza d’Aragona, custodita nel Tesoro della Cattedrale di Palermo e osservata in foto sui cataloghi conservati alla fondazione Federico II di Jesi. Anche le griffe, che hanno lo scopo di tenere salda la pietra, hanno una particolarità: sono disposte a croce rispetto all’anello, un particolare interessante se si considera che nella moda attuale, per le pietre di colore, solitamente si utilizzano posizioni differenti. Infine, l’orafo per dare movimento al gambo e a tutto l’anello ha voluto applicare delle volute le cui forme ricordano i copricapi medievali delle donne.

Dal 9 al 16 agosto 2017, dalle ore 19.00 alle ore 24.00, presso la chiesa della Madonna della Pietà di Acquaviva Picena, Matteo Pontoni terrà una mostra dei suoi lavori dove esporrà alcuni gioielli da lui disegnati e creati a mano, e anche alcune foto che ritraggono oggetti realizzati recentemente con le fasi della loro lavorazione.

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