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“Il Sapore della Luna” di Monteprandone vince il concorso enologico internazionale “La Selezione del Sindaco”

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MONTEPRANDONE – Si è tenuta ieri mattina, venerdì 28 luglio, la conferenza stampa di presentazione del riconoscimento ottenuto dall’azienda “Il Sapore della Luna” di Monteprandone del prestigioso concorso enologico internazionale “La Selezione del Sindaco”.

Il concorso, organizzato dall’Associazione Nazionale Città del Vino, patrocinato da Recevin (Rete europea delle Città del Vino) autorizzato dal Ministero per le Politiche Agricole e che vanta il supporto scientifico dell’OIV, l’Organizzazione internazionale della vite e del vino, ha visto nell’edizione 2017 la partecipazione in gara di oltre 1200 etichette, sia nazionali che estere.

In questo panorama la Cantina “Il Sapore Della Luna” ha ottenuto due medaglie d’oro una per il vino Spiagge 2015, categoria vini bianchi secchi tranquilli IGP e DOP derivanti da vendemmie 2015 e precedenti e l’altra per il premio speciale per il biologico “BioDiVino” sempre per il bianco Spiagge.

Alla conferenza ha preso parte anche il sindaco Stefano Stracci a cui il dottor Marco Gramenzi e l’enologo Sergio Cappelli hanno consegnato le due pergamente in quanto il vino viene prodotto esclusivamente nei sette etteri di vigneti presenti sul territorio di Monteprandone.

“Esprimo soddisfazione nel ricevere un premio per il territorio di Monteprandone – ha dichiarato Stracci – l’idea di legare il riconoscimento ad un vino, al riconoscimento ad un sindaco è significativa perché vuole sottolineare il legame forte che c’è tra la viticoltura e il territorio. Un territorio che, vocato alla viticoltura, grazie all’esperienza e agli investimenti dei privati, si traduce in un’eccellenza. Con questo riconoscimento viene certificato che questo vino è un’eccellenza enologica nata, coltivata, vinificata qui sul nostro territorio. Il successo della cantina si unisce al successo imprenditoriale del dottor Gramenzi che ha voluto investire sul territorio, con lungimiranza e intelligenza, andando a recuperare una tradizione, quella dell’agricoltura, e legandola ad una prospettiva del futuro, quella dell’accoglienza, creando così un’opportunità in più per il territorio”.

Redazione: