“Giù le mani dalle feste consacrate, momento – tra i pochi rimasti in questa vita frenetica – da dedicare alle relazioni umane e familiari, allo svago, alla riflessione, alla preghiera, al riposo”: non ha dubbi il presidente del Movimento cristiano lavoratori, Carlo Costalli, nel criticare “tout court” la decisione dell’Outlet di Serravalle Scrivia di rimanere aperti anche il giorno di Pasqua per consentire, dicono, una “shopping experience”, ossia una giornata da dedicare al consumo evidentemente ritenuto più importante del dedicare tempo alla qualità delle relazioni della nostra vita.
“Una vera follia questa mania di spendere e spandere come se fosse questo il senso del nostro venire al mondo”, afferma Costalli in un comunicato, ricordando come Mcl da lui presieduto sia stato un antesignano nella difesa del riposo festivo, anche con una raccolta firme, dal titolo “La Domenica è festa!”, organizzata appena qualche anno fa, che ha raggiunto le 400mila sottoscrizioni.
“Né può valere la scusa pretestuosa che rimanere aperti nei giorni di festa sia il volano per incrementare i consumi che languono”, prosegue Costalli, osservando che “l’economia, i consumi in crisi, si rilanciano attraverso un incremento del potere d’acquisto degli stipendi, con politiche fiscali e del lavoro mirate e attente alle esigenze della famiglia, ai giovani e alle donne”.
“È ora di porre limiti stretti al consumismo sfrenato che, a monte, si basa su una concezione sbagliata del rapporto fra economia, lavoro, persona”, conclude il leader di Mcl.