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La Parrocchia Cristo Re ha ricordato “Cecè”: ha vissuto la sua vita sempre con il sorriso donatogli dalla fede

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un anno fa tornava alla Casa del Padre Cesare Cicconi e sabato 25 febbraio è stata celebrata una messa in suffragio presso la Parrocchia Cristo Re.
Cesare Cicconi era nato nel 1962 a Castel di Lama (AP): la sua malattia si era verificata a sette mesi dalla nascita, dopo un vaccino effettuato sotto influenza.
In pochi anni la situazione degenerò in una paralisi del 100%. Circondato dall’affetto di mamma Sandra, papà Franco, della sorella Cinzia “Cecè” ha affrontato la sua vita sempre con un sorriso in volto, pur sopra ad un lettino/carrozzina allungabile:: egli stesso, raccontandosi in un’intervista, aveva detto che quella “non è una condanna, è unicamente un dono di Dio.
Certo, a volte penso che ho amici che conducono una vita normale, che sono sposati con figli, che fanno sport, ma io non provo assolutamente tristezza per la mia condizione, sono semplicemente felice per loro e riesco a vivere la mia situazione con tranquillità e serenità”.
Cecè era riuscito a realizzare, però, il desiderio di andare a Lourdes, “l’esperienza più preziosa e bella”, e di incontrare Papa Giovanni Paolo II a Loreto e poi Papa Francesco a Roma: quest’ultimo gli rivolse anche un saluto speciale, facendo fermare l’auto che lo trasportava per scendere e baciarlo sulla fronte.
Una disabilità, dunque, vissuta con grande fede quella di Cecè che, infafti, diceva:”Non sento il peso della mia malattia, che mi limita totalmente. So di avere costantemente bisogno di qualcuno per ogni minima cosa, dal mangiare, allo spostarmi, dal salire e scendere quando esco, al rispondere al telefono, ecc. Tutto questo scoraggerebbe molti forse, ma io so che Dio mi è sempre affianco, anche nei momenti e nelle prove più difficili e lo ringrazio per tutto l’Amore che mi circonda”.

Ed ecco oggi le parole di chi lo ha conosciuto e lo ha potuto apprezzare nella sua unicità, una sua amica, Simona.
“Nella vita esistono persone che semplicemente ci sono. E tu Cecé per me ci sei sempre stato,con la tua allegria,ironia, con la tua semplicità, col tuo altruismo,con la tua generosità, donando tutto te stesso senza freni. Avrei voluto tu fossi ancora qui con me,avrei voluto conoscerti meglio,ma qualcuno ha deciso diversamente… Ci sono cose nella vita che nn si possono ne evitare ne cancellare …come il dolore. Esiste e basta! L’unica arma che abbiamo è quella di cercare di affrontarlo cercando di far del tutto affinché non ci devasti. Ma occorre tempo…nn è sufficiente comportarsi come se nulla fosse successo, o premere sul tasto ” cancella “per andare avanti. Quando una persona che amiamo ci lascia per sempre è difficile imparare a convivere con quel vuoto profondo che ci si spalanca all’ improvviso. Si prova a voltare pagina,ma quel vuoto è li,come una ferita profonda che non si rimarginera’ mai completamente. Tutte le promesse,tutto quello che si era investito,progettato e sperato non sarà più possibile realizzarlo. E solo dopo aver ben metabolizzato tutto ciò si può tornare di nuovo alla vita, nonostante la sofferenza. Solo allora si può tornare ad amare,ricominciare,riprendere a sorridere… Voglio ricordarti come eri Cecio… Unico. Voglio pensare che come allora mi ascolti e mi sorridi,e che sei volato in cielo non per allontanarti da me,ma per vegliarmi … Ovunque sarò tu vivi e vivrai sempre nel mio cuore. Ti voglio bene”.

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