X

Traffico di organi: anche la Cina al Summit di oggi in Vaticano

La Santa Sede accende i riflettori sulla piaga del commercio di organi umani utilizzati per i trapianti.
Lo fa con il convegno internazionale che si apre oggi, presso la Casina Pio IV, in Vaticano (fino all’8 febbraio), dedicato al traffico degli organi e al “turismo dei trapianti” (Summit on Organ Trafficking and transplant Tourism).

Il summit, convocato e ospitato dalla Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, intende mettere a fuoco un fenomeno incluso a pieno titolo tra le “nuove” schiavitù denunciate anche dal magistero di Papa Francesco. Obiettivo: descrivere la natura e le dimensioni del fenomeno attraverso dati e analisi forniti da specialisti provenienti da più di 20 Paesi sparsi nel mondo, tra cui anche la Cina.
“Il traffico di organi – si legge nella scheda di presentazione del Convegno vaticano – sta continuando in tutto il mondo: in Asia, Messico e altri paesi dell’America Latina, in Egitto, Pakistan, India, con destinatari provenienti da Canada e Stati Uniti, da Paesi dell’Europa occidentale, dall’Australia, e dai Paesi come l’Arabia Saudita, il Kuwait, e gli Emirati arabi. L’Iran è noto perché il suo governo ha autorizzato la vendita di organi umani”. I partecipanti saranno anche chiamati a sottoscrivere e diffondere una dichiarazione finale comune e a creare una “task force” di soggetti competenti (funzionari di governo, giuristi, ricercatori e giornalisti) per impostare insieme ai professionisti delle istituzioni sanitarie locali e internazionali una offensiva di lungo periodo contro questa piaga. Nella lista della decine di partecipanti al summit, figurano anche i nomi di due esponenti cinesi: Wang Haibo, consigliere del Declaration of Istanbul Custodian Group, e Huang Jiefu, presidente del Comitato nazionale cinese sulla donazione e il trapianto di organi.

Categories: Notizie dal mondo
Redazione: