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Diocesi, il programma della 21^ giornata mondiale della vita consacrata

Di Sr M. Alfonsa Fusco

DIOCESI – Oggi, giovedì 2 febbraio tutte le consacrate e i consacrati della Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, tutti i religiosi e le religiose che appartengono ad Ordini e Congregazioni, sono invitati a partecipare alla S. Messa presso il Santuario dell’Adorazione dei padri Sacramentini, alle ore 17.15, in occasione della Giornata per la Vita Consacrata.

Gesù a un tale che voleva seguirlo a certe condizioni rispose: “Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio”
Ognuno di noi consacrato/a, nel tempo della propria vita ha avvertito il fascino e il valore di una persona pienamente umana e divina, Gesù.

Lui compiva guarigioni di ogni sorta, pronunciava parole luminose, prometteva una vita oltre questa vita e chi ha deciso di seguirlo in fondo al suo cuore, liberamente, ha deciso che valeva pienamente la pena senza se e senza ma.

Chi nella vita non ha fatto l’esperienza del limite e del dolore?

Solo il modo di averli affrontati ieri ed oggi fa la differenza.

E’ necessaria sempre un’atmosfera di gioia, d’amore, di tolleranza per trovare la forza in Qualcuno e affrontare tutto il quotidiano con coraggio e amare la vita anche quando è difficile.

Ripensando oggi ai momenti critici della vita, credo che siano stati sempre un segno della bontà di Dio e con lo sforzo di leggerli con i criteri evangelici, diventava possibile  superare ogni difficoltà e rinnovare la fedeltà a Dio Stesso

In ogni momento la percezione chiara di non essere mai sola permetteva la comprensione di Gesù sofferente che capiva il dolore, comprendeva la reazione ad ogni situazione complessa, anzi sosteneva e sostiene ancora abbondantemente la volontà per continuare tutti i giorni nel modo migliore a rimanere fedele al primo pronunciato con tanto entusiasmo e impegno in quel giorno ormai lontano nel tempo.

Abitare nella stessa casa può essere abbastanza facile, ma amarsi a vicenda è sempre un impegno notevole, si riesce solo se si intende l’Amore vero che è Cristo stesso, è l’amore al prossimo e al nemico, è l’amore reciproco, è l’amore essenziale e profondo a Gesù che si dona a tutti indistintamente come Salvatore di ogni uomo.

E’ possibile andare avanti nella vita con pace e gioia solo vivendo per e con Gesù.

Allora, pur costatando la diversità nel modo di manifestare l’amore, rimane sempre che l’amore fraterno potrà esserci solo quando si segue l’unico modello della comunione trinitaria.

Ancora oggi, quando riesco a riconoscere Gesù in ogni situazione e ad amarlo maggiormente, quella situazione difficile si trasformerà in me e nasce la pace.

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