“È necessario recuperare un vocabolario che consenta di entrare nel cuore e nella mente, in definitiva nella persona. E ‘Parole O_Stili’ va proprio in questa direzione”. È quanto scrive il neo direttore del Sir, Vincenzo Corrado, in merito al progetto “Parole O_Stili” che a Trieste, il 17 e il 18 febbraio prossimi, offrirà l’occasione per confrontarsi sullo stile con cui stare in rete. Si tratta di un progetto “nato per far riflettere sulla non neutralità delle parole e sull’importanza di sceglierle con cura”, osserva Corrado, sottolineando come questo incroci “una delle grandi attenzioni che fanno parte della storia del Sir: l’uso di un linguaggio rispettoso e inclusivo”. “I nuovi media catalizzano il desiderio di raccontare storie, raccontarsi in prima persona”, prosegue il direttore, che domanda: “Ma con quali parole?”. “Per noi cristiani la Parola significa molto”, rileva Corrado, perché “chiama in causa la Persona con p maiuscola e, di conseguenza, tutte le persone”. Secondo il direttore, le nostre parole sono “a volte poco comprensibili o, addirittura, feriscono”. Invece, bisogna “recuperare un livello di maturità umana che permetta di aprirsi al dialogo e all’ascolto, soprattutto di chi è più debole e indifeso”. Inoltre, evidenzia Corrado, “la comunicazione presuppone l’ascolto” che “è fonte di relazioni vere, sempre nuove e diverse”. “In queste relazioni, che diventano incontro con gli altri, si sviluppa un linguaggio autentico, leggero, libero, non appesantito da parole che uccidono”, aggiunge il direttore, per il quale “la comunicazione non è solo trasmissione di notizie” ma “è disponibilità, arricchimento reciproco, relazione”.