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FOTO Il Natale a Montelparo tra i disagi del “post terremoto”

Di Giuseppe Mariucci

MONTELPARO – Non è stata certamente, quella trascorsa nella sera 24 dicembre, la migliore notte di Natale degli ultimi anni.
L’impossibilità di usare una qualsiasi chiesa montelparese ha fatto dirottare verso la Palestra Comunale le cerimonie che solitamente, in questa magica nottata, si tengono nella chiesa di Sant’Agostino!
Non fosse altro, per la mancanza sentitissima della meravigliosa e inimitabile stella a 165 lumini a olio che, da secoli, s’innalza dietro all’altare maggiore non appena il celebrante, alle ore 24 in punto, inizia il canto del “GLORIA”!
La cittadinanza e i fedeli si sono dovuti adeguare alle esigenze dettate dal Sisma! L’affluenza massiccia però ha dimostrato che tutti vogliono superare questo periodo difficile e triste: la palestra era stracolma e attentissima alla celebrazione dei riti sacri condotti dal Priore Parroco di San Michele Arcangelo di Montelparo Maiolini Agostino!
Tutti hanno partecipato con devozione alla rievocazione della nascita di Gesu’!
Il presepe, con la Madonna Gesù e San Giuseppe, gli angioletti vestiti di tutto punto, la corale Petrocchini (condotta alle chitarre da Mostardi Cristian e Angelo Antodicola per la direzione di Ferracuti Letizia) che ha fatto un servizio, come al solito, impeccabile, hanno completato il tutto! C’è stato anche in questa occasione un momento unico ed emozionante: il canto (che si perpetua dal 1950) di “NINNA NANNA” di Mario Marziali (canto da molti ricordato anche come “Nella Notte di Natale”!) eseguito quale solista, e alla grande, da Chiara Pagliuca (che di Mario è una nipote). Il canto è stato accompagnato dalla stessa corale Petrochini di Montelparo. Il presidente dell’Associazione Culturale “Il Murello” Giuseppe Mariucci, prima del canto, ha voluto ricordare Mario (Maestro del coro Petrocchini fino a quando fisicamente ha potuto!) sottolineando il fatto che Marco Marziali, che di Mario è figlio, ha voluto offrire alla comunità la produzione di un breve e prezioso opuscolo (di cui pubblichiamo dei brevi ritagli) che ricorda proprio i motivi che portarono il giovane diciottenne Mario Marziali a comporre quel pezzo per la giovane e meravigliosa voce bianca che era Fulvio Beato (Fulvio aveva 11 anni!): da allora IMMANCABILMENTE questa nenia caratterizza la notte di Natale di Montelparo! Insomma: emozioni a non finire nonostante la precarietà! Per ricordare Mario e Fulvio pubblichiamo anche un pezzo estrapolato da “Racconto i miei ricordi” di Maurilio Beato che propone uno spaccato proprio di quella notte del 24 dicembre del 1950 quando iniziò quella che sembra una “favola”, ma che favola certamente non è!

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