PROVINCIA – L’Unicef pianifica la partecipazione dei minori ai loro diritti, all’insegna della consapevolezza della importanza della scuola nella formazione dei cittadini di domani.

Anchequest’anno il Piceno si candida a partecipare con convinzione al progetto ‘Scuola amica’ per l’anno scolastico in corso, che si chiama Noi e gli altri, e vuole porre l’accento sulla condivisione dei diritti e sull’emergenza migranti, la sfida del nuovo millenni.

L’Unicef ha scelto per gli studenti delle scuole dell’infanzia , delle primarie e delle secondarie percorsi didattici-educativi chedefiniscono anche strumenti e metodologia di lavoro (la Convenzione sui diritti, i diritti’, la concretezza dei percorsi per attuare i diritti, un approccio olistico nei percorsi, il concetto di assunzione di responsabilità, partecipazione, protagonismo dei minori). Cercando di valorizzare l’ascolto, la partecipazione e l’accoglienza e mirando a un risultato che non sia la somma di progetti ma la documentazione del processo che si è attivato per realizzare il progetto. Tenendo a mente lo schema delle buone pratiche, il percorso deve in primo luogo coinvolgere i bimbi e passare loro il messaggio che i loro diritti sono inalienabili, e si sostanziano in un atteggiamento di cura verso se’ e gli altri e in un’assunzione delle proprie responsabilità di individui e cittadini del futuro.

Di seguito i percorsi didatticiche si avvalgono anche di proposte calibrate su fasce di età (oltre a quelle contenute ne “L’Albero dei diritti”), di laboratori sulla capacità di ascolto, sulla forza dell’immaginazione e sulla capacità di pensare nuovi modi di abitare i nostri spazi ( Momo e il tempo). 

E poi al centro dei percorsi anche il cammino verso gli obiettivi di uno sviluppo sostenibile (SDGS’ Road), la partecipazione alla campagna a favore dei bimbi che vivono la scuola in condizioni di emergenza assoluta (Istruzione di emergenza), l’adesione alla campagna per la povertà minorile in Italia intesa come mancanza di opportunità (La povertà minorile). Ma anche la partecipazione al circuito teatrale solidale, il lavoro sull’accoglienza ai minori migranti e rifugiati, e poi la visione del film Gramigna, una storia di violenza proposta come fulcro di approfondimento su come le condizioni socio-culturali e relazionali permettano opportunità e diritti, e sui temi della giustizia e della legalità. 

L’Unicef si fa portavoce dei bambini martoriati da calamità e guerre, in fuga da contesti di emergenza e per sostenerli ha attivato anche quest’anno campagne di raccolta fondi, dalla situazione drammatica di Haiti fino ai bimbi siriani: per sostenere i progetti si può aderire sul sito o attraverso l ‘acquisto dei gadget, come i quaderni blu, o le bellissime Pigotte, disponibili presso la sede del Comitato provinciale di via Balilla a San Benedetto del Tronto.

 

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