CinemaSospinto dal successo di “Quo Vado?” di Checco Zalone e Gennaro Nunziante, il cinema italiano ha chiuso il primo semestre 2016 con una quota di mercato superiore al 30% e ha archiviato la stagione precedente segnata dalla quota più bassa – 20,74% degli incassi – dell’ultimo decennio. Lo rende noto la Fondazione Ente dello Spettacolo (Feds), anticipando alcuni dati del Rapporto “Il mercato e l’industria del cinema in Italia”, che verrà presentato domani a Roma (ore 11, Casa del Cinema di Villa Borghese). Ma il 2015 non è stato un anno tutto in negativo: con la realizzazione di 185 nuovi film l’Italia ha confermato, infatti, il suo decimo posto nel ranking mondiale e la sua terza posizione nella classifica europea per i titoli d’iniziativa nazionale. Ha aumentato da 319,5 a 338,8 milioni di euro (+5,26%) gli investimenti in nuove opere e visto crescere da 99,55 a 117,57 milioni di euro – nuovo massimo storico – l’apporto dei capitali indotti attraverso lo strumento di agevolazione fiscale del credito d’imposta. Sesto al mondo e secondo in Europa per numero di schermi (5.044), il circuito dell’esercizio ha registrato un incremento del 10,78% di incassi al box office e dell’8,56% in termini di spettatori. Confortanti anche gli indici di frequentazione: il 49,7% degli italiani con più di sei anni (rispetto al 48,0% del 2014) si è recato al cinema almeno una volta. Per il secondo anno il pubblico femminile supera quello maschile: 14,25 milioni contro 14,18. Le edizioni del Rapporto sono gratuitamente consultabili e scaricabili in italiano e in inglese dal sito http://www.cineconomy.com, portale di economia, industria e mercato dell’audiovisivo della Fondazione Ente dello Spettacolo, nato nel 2009.

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