SENEGAL – Alla presenza della delegazione del Comune di San Benedetto guidata dal sindaco Giovanni Gaspari, nella giornata lunedì 23 maggio le autorità civili del Comune di Diammadio in Senegal e i rappresentanti delle istituzioni scolastiche locali hanno intitolato la scuola del villaggio di Deni Malick Gueye, a circa 40 km dalla capitale Dakar, al compianto assessore comunale Domenico Mozzoni.

Alla cerimonia hanno preso parte anche i familiari di Mozzoni, la moglie Anna Maria Bernardini, la sorella Maria e i figli Elisabetta e Nicola, oltre al capo della segreteria del sindaco Guido Renzi e Giacomo Perotti in rappresentanza della marineria sambenedettese.

L’intitolazione della struttura è stata l’occasione per una vera e propria festa durata tutto il giorno, animata da canti e balli tradizionali africani, letture dei bambini frequentanti la scuola (sono oltre 200) e momenti di commozione come lo scoprimento delle due targhe (una realizzata dal Comune di San Benedetto e l’altra dal Comune di Diammadio) e della fotografia di Domenico Mozzoni.

Ricordiamo che la scuola è stata ampliata e ristrutturata anche grazie al contributo di 20.000 euro erogato dal Comune e ai fondi raccolti dalle scuole elementari cittadine tra il 2010 e il 2011. L’iniziativa si chiamava ”progetto Deni”, dal nome del villaggio, fu proposta dall’associazione di solidarietà e cooperazione internazionale “Terre des Egales” e fu coordinata e seguita passo per passo dal compianto Domenico Mozzoni, medico, assessore comunale dell’epoca, scomparso nel gennaio scorso. E’ un’opera molto attesa dalla popolazione locale, considerato che il villaggio è stato per lungo tempo sprovvisto di qualsiasi servizio scolastico e i bambini della zona, per avere un’istruzione, dovevano compiere ogni giorno 8 chilometri a piedi.

Durante la missione, la delegazione di San Benedetto ha avuto anche incontri istituzionali con le autorità locali: c’è stato uno scambio di doni tra Gaspari, Mamadou Moulaye Gueye, omologo della municipalità di Diammadio, rappresentanti dell’assemblea legislativa del Senegal e con Seck Abdoul Aziz, responsabile del Ministero delle Politiche del Mare e della marineria senegalese che per tanti anni, nel periodo dell’epopea della pesca oceanica, fu “gemella” di quella sambendettese.

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