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Slot Mob: contro il gioco d’azzardo la Consulta antiusura chiede risposte concrete al governo

“Le istituzioni prendano seriamente in considerazione il grido d’allarme e di richiesta d’aiuto lanciato dallo Slot Mob nazionale”. La Consulta nazionale antiusura Giovani Paolo II rilancia il tema della mobilitazione contro il gioco d’azzardo e ricorda di essere ancora in attesa di una risposta da parte del governo, dopo aver inviato lo scorso anno a Palazzo Chigi una nota sul dilagare del fenomeno in Italia. “Intanto – denuncia la Consulta in una dichiarazione – l’azzardo non è stato ostacolato, ma è continuamente incentivato con la pubblicità ingannevole”. Basti pensare alla presenza di 418.216 slot machine, una ogni 143 italiani, il 10, 6% in più rispetto allo scorso anno. La Consulta ribadisce che l’azzardo crea dipendenza patologica ed è tra le principali cause di “povertà, sovrindebitamenti, divorzi, licenziamenti, tossicodipendenze che sfociano in fallimenti familiari e aziendali”, ed “è una piaga economica e sociale che spinge le vittime nella trappola mortale dell’usura”. È proprio per “la commistione tra l’azzardo, l’usura e la criminalità organizzata”, che la Consulta è da sempre in prima linea nell’impegno collettivo contro azzardopoli. Già nel 1999 denunciava, attraverso le 28 fondazioni antiusura distribuite in tutto il Paese, il diffondersi e radicarsi silenzioso di un fenomeno che ha seminato dolore e disperazione nelle famiglie italiane. La giornata di Slot Mob, con il suo Manifesto di democrazia economica che la Consulta Giovanni Paolo II sostiene pienamente, rappresenta quindi “un’espressa richiesta allo Stato di assumere politiche economiche responsabili che siano inequivocabilmente dalla parte dei cittadini, della legalità e della giustizia”.

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