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Nelle neonatologie la campagna “Non scuotere il tuo bambino”

“Quando il tuo bambino piange coccolalo, ma non scuoterlo. Mai.”, è il claim dei manifesti informativi che la Società italiana di neonatologia (Sin), in collaborazione con Terre des hommes distribuirà a partire dalla prossima settimana in tutte le neonatologie italiane. La “shaken baby syndrome”, ovvero “sindrome del bambino scosso”, indica quelle forme di abuso legate a violento scuotimento del bambino, a volte anche “inconsapevole” da parte di genitori esasperati, al solo scopo di consolare il pianto ininterrotto del neonato, con conseguenti traumi e successive problematiche neurologiche. In Italia non esistono dati certi sul fenomeno, ma si ritiene che l’incidenza possa essere di 3 casi ogni 10mila bambini di età inferiore ad un anno, ma il dato potrebbe essere molto superiore. La Sin si è fatta portavoce di una campagna di sensibilizzazione al problema che prevede anche la distribuzione di materiale informativo presso tutte le neonatologie italiane. “Il neonatologo deve sempre aver presente la sindrome del bambino scosso, poiché questi casi di violenza sono meno rari di quanto si pensi e non possono sfuggire al sospetto del medico, che deve denunciare il reato alle autorità, come previsto dalla legge – commenta Mauro Stronati, presidente della Società italiana di neonatologia – Ma ha anche l’obbligo di informare adeguatamente i genitori sui danni che uno scuotimento può provocare. In molti studi si dimostra, infatti, come i genitori dichiarino di scuotere i loro figli solo per calmarli, inconsapevoli della gravità di un simile intervento. Una corretta e completa informazione ai genitori e alle famiglie è quindi importante affinché un gesto, a volte inconsapevole o addirittura benevolo, non si trasformi in un grave danno per il neonato”. Piangere è l’unico strumento che il neonato ha per comunicare: può avere fame, sonno, caldo, freddo, il bisogno di essere cambiato o semplicemente di coccole e di un contatto fisico per essere rassicurato. Qualunque sia il motivo, non bisogna mai scuoterlo per calmarlo. Anche se può sembrare un gesto banale, i danni sul bambino possono essere gravissimi, come nei casi di ematoma subdurale (conseguente al trauma cranico), edema cerebrale ed emorragia retinica.

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