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L’austerità della Liturgia quaresimale si stempera nel quarto segno che descriviamo

Di lauretanum

DIOCESI – , con la quale un tempo iniziava l’antica antifona d’Ingresso della Messa, accanto al colore rosaceo che può contraddistinguere i paramenti del celebrante, vi è la consuetudine di porre fiori sull’altare, contrariamente a quanto è disposto per l’intero arco della Quaresima. La Comunità cristiana ha bisogno per potersi esprimere non solo della partecipazione attiva dei Fedeli, ma anche di un’atmosfera di Bellezza. Quindi il luogo in cui si riunisce per celebrare i Sacramenti non è un elemento indifferente per la celebrazione stessa. I fiori nelle chiese sono sempre stati presenti, ma purtroppo oggi si evidenzia una presenza floreale triste o non adatta, rivelatrice di un vero e proprio vuoto o di quel senso nefasto di abitudine; vi è a volte una tale superficialità nelle decorazioni floreali, che spesso testimoniano, al di là di un vago sentimentalismo, un’indifferenza, una fretta o una negligenza: i luoghi della celebrazione, soprattutto l’Altare, o sono stravolti da una disordinata abbondanza di addobbi, con fiori avvizziscono nei vasi, oppure sono completamente spogli. Senza dubbio i fiori, invece, sono scelti dalla Liturgia per la loro bellezza, e forse anche perché entrano a far parte di un clima gioioso, di un’atmosfera di festa. Il senso religioso ha spinto tutti i popoli in tutti i secoli, per le loro feste e le loro preghiere, a cogliere dei fiori per manifestare, attraverso di loro, i sentimenti che provano e che non sanno esprimere. Il fiore, secondo la Bibbia, è il simbolo della bellezza e della grazia terrene, ma ricorda il Paradiso, la Beatitudine celeste. La Santa Martire cartaginese Perpetua (di cui proprio in questi giorni, il 7 marzo, ricorre la Commemorazione liturgica… ) in una visione contempla la vita ultraterrena come un giardino fiorito con roseti alti come cipressi.
Ecco perché il sussidio diocesano per vivere il Tempo di Quaresima, con l’adagio Misericordiando, ci invitava a poter collocare sull’altare dei fiori e dei lumi accesi, sottolineando il clima di gioiosa vicinanza alla festa della Risurrezione, come anche l’abbraccio di Misericordia, annunciato il modo esemplare dal Vangelo di San Luca.

 

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