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L’Azione Cattolica e quella “passione della fedeltà alla Chiesa”

Siamo chiamati a mettere al centro del nostro cammino di Fede, la condivisione e la relazione insieme agli altri, soprattutto all’interno di una comunità,tro una comunità, con uno sguardo vivo e appassionato per il mondo in cui viviamo. Nonostante i tempi difficili che generano la paura, l’individualismo e dalla diseguaglianza. Viviamo in un tempo di crisi economica, ma la nostra è soprattutto una crisi di valori, una crisi dell’animo umano. Oggi, dalla parola “crisi” deriva una visione negativa della realtà ma, se analizziamo l’etimologia della parola stessa scopriamo un significato inaspettato: la crisi è inclinazione al cambiamento. Dobbiamo avere coraggio, perché solo attraverso un animo tormentato da ogni tipo di crisi, è possibile un reale e concreto cambiamento. Un cambiamento che deve essere accompagnato e nutrito da una capacità di scegliere.

«Sempre più degna della sua storia bellissima»: così si esprimeva il Beato Paolo VI parlando proprio dell’Azione Cattolica. Un’espressione viva e vibrante, con la quale Papa Montini intendeva evocare sia il proprio personale coinvolgimento nella storia dell’associazione, sia la tensione che egli avvertiva a rinnovarne il «ministero» alla luce di quanto stava maturando con i frutti del Concilio Vaticano II. Il legame tra Paolo VI e l’Azione Cattolica fu un legame forte, profondo, ininterrotto, radicato tanto nella biografia di Montini quanto nella sua visione della Chiesa e del mondo. Colpisce, ad esempio, l’intensità emotiva con la quale in un’altra occasione l’antico assistente centrale degli Universitari di Azione Cattolica tornava sull’esperienza vissuta per «tanti anni, i migliori e i più fervidi, del suo ministero di giovane sacerdote». Alla scuola della Fuci, infatti, l’allora giovane Giovanni Battista Montini aveva potuto sperimentare la «partecipazione» laicale alla missione della Chiesa non come condizione derivata, ma «costituiva», secondo uno stile che avrebbe prefigurato le acquisizioni del Vaticano II. Una partecipazione laicale come condizione costitutiva alla missione della Chiesa , ma anche di elaborazione del bene comune…questo è lo stile dell’Azione Cattolica.

Marco Sprecacè: