L'Ancora (110) - 02 - Giuseppe L'Ancora (110) - 03 - Giuseppe L'Ancora (110) - 04 - Giuseppe L'Ancora (110) - 05 - Giuseppe L'Ancora (110) - 06 - Giuseppe L'Ancora (110) - 06 - Giuseppe-001 L'Ancora (110) - 07 - Giuseppe L'Ancora (110) - 08 - Giuseppe

di Emidio Mora e Alessio Rubicini

I Vangeli e la dottrina cristiana affermano che il vero padre di Gesù è Dio stesso. Maria lo concepì miracolosamente, senza aver avuto rapporti sessuali con alcuno, per intervento dello Spirito Santo.

Giuseppe, inizialmente intento a ripudiarla in segreto, fu messo al corrente di quanto era accaduto da un Angelo venutogli in sogno e accettò di sposarla e di riconoscere legalmente Gesù come proprio figlio. Perciò la tradizione lo chiama padre putativo di Gesù, cioè colui “che era creduto” suo padre.

È proprio dal punto di vista di Giuseppe che lo scorso 5 Gennaio i ragazzi delle classi delle Medie e delle Superiori ci hanno aiutato a rivivere la venuta di Gesù in mezzo a noi.

È stato un po’ come voler rendere giustizia a un personaggio che ha avuto un ruolo fondamentale negli avvenimenti di quel tempo ma che poi si è tirato in disparte in quanto di lui non si farà più cenno.

Grazie ai nostri attori abbiamo provato ad immaginare Giuseppe che, appena arrivato a Betlemme per il censimento, incontra uno strano Pellegrino che, poi, si rivela essere quell’Angelo che gli era apparso in sogno all’inizio della gravidanza di Maria. Grazie a questo incontro Giuseppe ha potuto confrontarsi con le sue fragilità umane, le sue incertezze, i suoi dubbi, la difficoltà di poter accettare un figlio che comunque sa non essere suo.

Abbiamo provato, allora, ad immaginarlo nel momento in cui il Pellegrino gli rivelerà quello che sarà il destino di Gesù siamo entrati, quindi, nel dolore di un padre per un figlio, per il suo destino umanamente ingiusto.

Ma poi abbiamo visto Giuseppe accantonare momentaneamente tutte le difficoltà che saranno superate dal vivere il momento della nascita della nuova vita, della venuta al mondo di un figlio che, anche se non è suo, è comunque un momento di gioia.

Lo spettacolo, nonostante le paure e le insicurezze di tutti all’inizio, si è svolto nel migliore dei modi e, alla fine della serata, grazie a questi nostri ragazzi abbiamo potuto comprendere come sia la Fede e l’amore a farci superare le difficoltà aiutandoci a vivere la vita così come essa si presenta, attimo per attimo.

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