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di Alessio Rubicini

Come ogni anno quando inizia ad avvicinarsi il mese di Dicembre in Parrocchia inizia il fermento legato al Presepe… “Come lo facciamo quest’anno?” è la domanda più ricorrente che incuriosisce un po’ tutti, soprattutto il Gruppo dei Presepari alla ricerca della fatidica idea ispiratrice.

Il Presepe nella nostra Parrocchia è una tradizione legata in maniera indissolubile alla nostra Comunità in quanto essa ci accompagna fin dai primi anni della nostra esistenza e, nel tempo, si è consolidata soprattutto negli anni in cui Parroco di Valtesino è stato il nostro amato Don Ubaldo Grossi. Molti dei giovani che, allora, costruivano il nostro Presepe sono tuttora parte del Gruppo Presepari di oggi che continuano a realizzare questa sacra rappresentazione della nascita di Gesù con lo stesso amore e la stessa passione di allora.

Quest’anno possiamo dire che è stato lo stesso Papa Francesco a renderci più semplice la scelta dell’idea giusta alla quale ispirare il nostro Presepe. Infatti dopo che il nostro Papa ha indetto il Giubileo Straordinario della Misericordia ed ha invitato tutti noi a riflettere in modo particolare sulle 14 Opere di Misericordia corporali e spirituali.

È venuto spontaneo, allora, a tutti noi il voler ispirare il nostro Presepe alle Opere di Misericordia. I segni sono importanti sempre ma devono essere il riflesso di quanto viviamo ogni giorno, altrimenti avere un bell’albero di natale o un magnifico presepio o portare una bella croce al petto non servirebbe a nulla se non accogliamo chi è nel bisogno e non condividiamo quanto Dio ci ha donato con chi soffre. Tanto meno sarebbe vera la nostra fede se non si mettesse in atto la misericordia usata dal Padre perdonandoci tra noi le offese ricevute. Tutte le opere di misericordia creano in noi la capacità di un rapporto nuovo e costruiscono uno stile di vita che salvaguarda la dignità umana e il rispetto degli altri. In questo modo pregare e desiderare che iniziative comunali, sociali o parrocchiali si orientino a migliorare le condizioni umane, culturali e sociali del territorio diventa un imperativo.

Ecco quindi che nel nostro Presepe sono stati collocati alcuni disegni realizzati dai Giovani della nostra Parrocchia che raffigurano tutte le Opere di Misericordia. Ma poi il Presepe stesso, nel suo insieme, è diventato la raffigurazione della 14a Opera di Misericordia “Pregare Dio per i vivi e per i morti”.

Appena si entra a visitare il nostro Presepe, infatti, salta subito all’occhio un grande cuore rosso con su scritto “Aprite il cuore alla Misericordia”. A questa scritta ed a questo cuore fanno da corona 7 piccole natività con altrettanti angeli. Sono gli angeli della nostra Comunità, quei nostri amici che, negli ultimi anni, il nostro Signore ha voluto chiamare a sé forse, per il nostro modo di pensare, troppo presto: Michele Narcisi, Paolo Capretti, Gianni Centorame, Luca Carboni, Carlo De Carolis, Debora Borgiani e Alessandro Veccia.
Il loro ricordo è indelebile nei nostri cuori e la preghiera della nostra Comunità per loro è incessante. La costruzione del nostro Presepe con le caratteristiche appena descritte, allora, ci è sembrata la maniera migliore e più concreta per indicare, appunto, come i segni (il presepe, in questo caso) sono importanti sempre ma devono essere il riflesso di quanto viviamo ogni giorno (la preghiera per i nostri cari amici che sono già nella Casa del Padre).

Al termine del Periodo di Natale, la nostra Comunità ha deciso di regalare le immagini collocate nel Presepe in ricordo dei nostri amici alle loro rispettive famiglie quale segno concreto di tutto il nostro amore per loro.

Basta dare un’occhiata al registro delle firme presente all’ingresso del Presepe per rendersi conto di come ciascun visitatore che ha avuto modo di apprezzarlo abbia ben compreso quello che la nostra Comunità voleva esprimere. Il registro, infatti, è ricco di apprezzamenti per il nostro lavoro e per la nostra “idea ispiratrice” e di inviti a continuare, di anno in anno, a migliorare il nostro lavoro.

Non perdete l’occasione, quindi, di venire a visitare il nostro Presepe che rimarrà aperto per tutto il Periodo di Natale fino al prossimo 10 Gennaio. Chiunque può visitarlo ed a qualsiasi orario. Esso è collocato nella Sala “Papa Giovanni Paolo II” che si apre sul Piazzale “Madonna di Fatima” accanto alla nostra Chiesa Parrocchiale. Grazie ai “migliori ritrovati della tecnologia” basta aprire la porta per permettere alle luci ed ai suoni del nostro Presepe di fargli prendere vita.

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