X

Presentata la Tirreno-Adriatico 2016, la 50esima volta di San Benedetto

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ha compiuto mezzo secolo la Tirreno-Adriatico e per cinquant’anni ha avuto caratteristiche uniche e comuni: grandi nomi del ciclismo internazionale al via, grandi passioni, percorsi spettacolari ed episodi passati alla storia del ciclismo tra clamorosi sbagli di percorso (Vainsteins a Torricella Sicura nel 1999 che vanificò la vittoria finale), fughe bidoni decisive (Rabottini a Cortona nel 1986 ai danni di Moser e Saronni), vittorie finali decise per somma di piazzamenti (Garzelli su Scarponi nel 2010), leggendarie imprese (Contador nel 2014 a Passo Lanciano) e singole vittorie di futuri campioni del pedale (LeMond a Monte San Pietrangeli nel 1982 e Paolo Bettini a Paglieta nel 1999).

Mezzo secolo di storia del ciclismo che in questo 2016 avrà per la cinquantesima volta il suo finale nella Riviera di Palme a San Benedetto del Tronto, con la cronometro di 10 km con partenza dal molo sud attraverso il lungomare sambenedettese che come sempre potrebbe risultare decisiva per la vittoria finale e che tradizionalmente ha visto esaltarsi i più grandi campioni delle lancette attuali, da Cancellara (tre volte vincitore) a Tony Martin, passando per l’attuale vicecampione mondiale a cronometro Adriano Malori.

L’appuntamento sarà martedì 15 marzo, dopo una settimana che sarà come sempre spettacolare e adatta a ogni tipologia di corridore, in un percorso che favorirà i grandi esponenti delle corse a tappe e anche quelli da classiche in caso di ritmi non forsennati. E’ doveroso segnalare che negli ultimi 5 anni il vincitore della “Corsa dei due Mari” incoronato a San Benedetto ha avuto fortuna nel corso della stagione, cogliendo almeno un podio in uno dei “grandi giri” (Giro d’Italia, Tour de France e Vuelta di Spagna) 

La Tirreno-Adriatico, giunta alla 51esima edizione, partirà mercoledì 9 con una cronosquadre sul lungomare della Versilia con partenza e arrivo, dopo 22,7 km, a Lido di Camaiore. È lo stesso percorso che lo scorso anno fu modificato, diventando una cronometro individuale, a causa del maltempo che aveva flagellato la zona.

Seconda tappa da Camaiore a Pomarance, di 207 km, adatta ai finisseur con un’ascesa finale di 9,4 km molto discontinua. Un’ascesa verso la cittadina delle Colline Metallifere (Pisa) che alterna tratti al 2-3% a tratti a doppia cifra, fino al 15% di punta massima.

Prima frazione adatta alla ruote veloci del gruppo, venerdì 11, quella che da Castelnuovo Val di Cecina porterà a Montalto di Castro, nel Lazio, dopo 176 chilometri.

Da Montalto di Castro si ripartirà sabato 12 per una tappa “mangia e bevi” che terminerà a Foligno. È la frazione più lunga della Corsa dei Due Mari con i suoi 216 km con trabocchetti lungo le strade del vino “Sagrantino” di Montefalco.

Domenica 13 ecco la tappa più attesa, la prima marchigiana e con arrivo in salita (178 km). Il gruppo muoverà da Foligno per affrontare quattro Gran Premi della Montagna (Valico del Soglio, Frontignano, Le Arette e Montelago) prima del traguardo posto ai 1.208 metri di Monte San Vicino, 13 chilometri di salita costante con punte del 12%.

L’arrivo in Diocesi ci sarà il giorno successivo, con la tappa da Castelraimondo a Cepagatti (210 km), località in provincia di Pescara. Ritorna il terreno di caccia per velocisti e Grottammare ospiterà una fase di corsa delicata quanto interessante, il rifornimento, con massaggiatori e addetti delle squadre che consegneranno viveri ed energetici ai corridori rimasti in gara.

Il tutto alla vigilia dell’ultima tappa, martedì 15 con la cronometro individuale (10 km) sul Lungomare di San Benetto del Tronto che incoronerà con il “Sea Master Trophy” il Re dei Due Mari. 

Rivivi gli ultimi 3 anni di Tirreno Adriatico nei seguenti servizi:

– VIDEO Tirreno Adriatico: Quintana e Cancellara trionfatori a San Benedetto (Edizione 2015);

– VIDEO: Tirreno-Adriatico, i capolavori di Malori e Contador (Edizione 2014);

– VIDEO Tirreno-Adriatico: bis di Nibali a San Benedetto, ultima tappa al tedesco Martin (Edizione 2015)

Nicolas Abbrescia: