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Sorelle Clarisse: “fai bene ciò che sei chiamato a fare!”

DIOCESI – Lectio delle Sorelle Clarisse sulle letture di domenica 13 Dicembre.

«Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te è un Salvatore potente. Gioirà per te, ti rinnoverà con il suo amore, esulterà per te con grida di gioia».

Sembra impazzito Dio: la sua gioia è incontenibile, la sua esultanza sovrabbondante. Addirittura grida una felicità che non riesce proprio a contenere!
Ma cosa è successo? Qual è il motivo di tanta festa?

Me…te…ciascun uomo a cui Dio, ogni istante, rinnova la sua salvezza, dona tutto il suo amore, fa fare esperienza di vita, inonda della sua pace.

Dio grida il suo amore per l’uomo, il suo desiderio che l’uomo sia salvo, sia libero, sia vivo! Dio grida il suo bisogno di non perdere la relazione con ciascuno di noi: non è un sentimento passeggero o un’emozione momentanea bensì il segno di un amore rinnovato, mai stanco, il segno del Dio innamorato della sua creatura. Come, allora, non rallegrarci – come ci chiede il profeta Sofonia nella prima lettura di questa terza domenica di Avvento -, non gioire, non esultare, non acclamare di fronte a questo Dio sovrabbondante, ardente di passione, che ci abbraccia, che ci corteggia, che si dichiara senza mezzi termini, senza giri di parole, compiendo per la sua sposa opere grandi, cose eccelse?

«Siate sempre lieti nel Signore», dice San Paolo nella lettera ai Filippesi: ma non perché Dio spazza via ogni burrasca, previene ogni dolore, annulla ogni problema, ci esenta da ogni fatica del vivere quotidiano! «…ve lo ripeto: siate lieti» perché il Signore è con noi, è in mezzo a noi, è in mezzo alla nostra vita, è con noi in mezzo alle nostre fatiche, alle nostre difficoltà, alle nostre giornate…e ci aiuta a portarle!

«La vostra amabilità sia nota a tutti», «proclamate fra i popoli le sue opere, fate ricordare che il suo nome è sublime, cantate inni al Signore» … grida a te stesso e a tutti che Dio è innamorato di te…gridalo con la tua vita! E’ quello che ci chiede Giovanni Battista nel Vangelo: chiede di condividere, di non lasciare che la fede resti solo parole o esperienza di facciata … chiede di far vibrare tutto il nostro essere, di lasciare che l’amore di Dio contagi la nostra vita e ogni scelta di vita, senza eroismi, senza dimostrazioni di forza, senza proclami e discorsi altisonanti.

Giovanni ha ragione: fai bene ciò che sei chiamato a fare, fallo con gioia, fallo con semplicità e diventa profezia, strada pronta ad accogliere il Messia che ti ama!

Redazione: