EuropaIl ruolo della formazione, nelle scuole, nelle università, nelle moschee, nelle chiese, come “strumento di sensibilizzazione” e “per aumentare la comprensione e la tolleranza”. È il tema principale affrontato oggi nel secondo “Dialogo interculturale e interreligioso”, svoltosi al Parlamento europeo a Bruxelles. La vicinanza temporale con gli avvenimenti di Parigi ha reso attuale l’appuntamento promosso dall’istituzione Ue. Il tema è stato introdotto dal vice presidente vicario, Antonio Tajani, che ha ricordato le vittime di Parigi, divenute, loro malgrado, un “simbolo” e un “modello” per l’integrazione in Europa. Si è dunque discusso del ruolo dell’istruzione nella lotta contro il radicalismo e l’estremismo in Europa, tema che tornerà in primo piano la prossima settimana, nella plenaria dell’Euroassemblea a Strasburgo. “I giovani, come le vittime di Parigi, sono parte di una società aperta e inclusiva, in prima linea nel dialogo interculturale”, ha sostenuto Tajani. Il quale ha poi enumerato i programmi sostenuti dall’Ue nel campo dell’educazione e del dialogo. Le conclusioni dell’incontro sono state affidate al presidente del Parlamento Ue, Martin Schulz, e al vice presidente della Commissione, Frans Timmermans.

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