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Geoeventi a Montelparo! A tu per tu con il Dottor Cristian Mostardi 8707

Di Giuseppe Mariucci

MONTELPARO – Un importante evento è previsto, per sabato 24 ottobre 2015, nella sala conferenze del Centro Culturale Santi Pietro e Silvestro di Montelparo (Fm).

Si terrà una conferenza sulla frana sismoindotta che, il 2 febbraio 1703, distrusse gran parte del centro storico del paese. “L’Italia alla scoperta delle geoscienze. Una società più informata è una società più coinvolta!” Questo è il motto di Geoeventi che organizza la manifestazione.

In anteprima, per comprendere meglio di cosa si trattasse e per preparare chi volesse partecipare all’evento, abbiamo pensato di realizzare un’intervista, da proporre ai nostri lettori, con il Geologo montelparese, Dottor Cristian Mostardi, che, dell’importante giornata, è uno degli organizzatori. Ecco quanto, alle nostre domande, egli ha avuto da dichiarare:

Siamo particolarmente lieti che un evento di questo livello sia stato programmato a Montelparo i cui abitanti, fin da piccoli, hanno sempre convissuto con i racconti proposti, a mo’ di favola, dagli anziani. Essi riguardavano la distruzione di parte del paese per colpa di un lontano e terribile terremoto. La conferenza in questione di cosa tratta?
Si tratta di analizzare questo evento da un punto di vista storico-sociale e da un punto di vista scientifico. In pratica si partirà dalle notizie storiche che abbiamo sull’evento per poi trattare la sismicità dell’Italia centrale con i suoi rischi e in particolare la struttura geomorfologica del colle di Montelparo con i suoi diversi movimenti franosi attraverso gli ultimi studi. Si analizzeranno, infine, le possibili soluzioni tecniche per arrestare o mitigare i movimenti franosi più importanti e valutare la possibilità di inserire sistemi di controllo. Non vorrei che si pensasse l’evento come qualcosa di esclusivo per il mondo scientifico o della geologia, anzi! Lo scopo è quello di far avvicinare più persone possibile alla cultura delle Geoscienze e delle problematiche ambientali. La conferenza Infatti è inserita nei 237 eventi che si terranno in tutta Italia dal 18 al 25 ottobre nella terza edizione della Settimana del Pianeta Terra. L’evento è patrocinato dall’Ordine dei Geologi della Regione Marche e dal Comune di Montelparo.

Cosa sarebbe in pratica questa “Settimana del Pianeta Terra”?
La “Settimana del Pianeta Terra” si articola in un insieme di manifestazioni (i “Geoeventi”) che si svolgono nell’arco di una settimana di ottobre in diverse località sparse su tutto territorio nazionale: escursioni, passeggiate nei centri urbani e storici, porte aperte ai musei e nei centri di ricerca, visite guidate, esposizioni, laboratori didattici e sperimentali per bambini e ragazzi, attività musicali e artistiche, degustazioni conviviali, conferenze, convegni, workshop, tavole rotonde.

Tutto è dedicato a scoprire e valorizzare il nostro patrimonio naturale, a diffondere il rispetto per l’ambiente, la cura per il nostro territorio, la cultura geologica.
Vuole anche promuovere un turismo culturale, sensibile ai valori ambientali che metta in risalto sia le nostre risorse naturali più spettacolari, sia quelle meno conosciute, ma non meno affascinanti: quelle che abbiamo la fortuna, spesso senza saperlo, di avere proprio a due passi da casa.

Nelle Marche vi saranno 19 eventi di cui 2 organizzati dal sottoscritto e dalla collega geologa Stefania Scendoni. Oltre a questo evento infatti organizzeremo, con il patrocinio dell’Ordine dei Geologi, anche degli incontri con gli studenti delle scuole della vallata dell’Aso con argomento “Professione Geologo – Per conoscere il pianeta Terra – Incontro di orientamento con gli studenti”.

A quale pubblico è indirizzata la conferenza?
Malgrado il titolo, la conferenza avrà come unico scopo la divulgazione di notizie sullo stato attuale e futuro del movimento franoso di Montelparo. Abbiamo chiesto ai relatori di adottare un linguaggio semplice e comprensibile anche ai non addetti ai lavori. La mattinata sarà dedicata agli interventi di di storici, docenti e ricercatori universitari mentre il pomeriggio, dopo la pausa pranzo faremo una passeggiata nel centro storico del paese dove evidenzieremo, oltre alle bellezze architettoniche, gli evidenti segni del movimento franoso in atto. Alla fine della giornata, prevista per le ore 16.30/17.00, saremo nella parte più alta del paese, dove, oltre alla bellissima chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, mostreremo l’area franata nel 2 febbraio 1703.

Come avete fatto a far interessare l’organizzazione della settimana del pianeta terra a Montelparo?
Non è la prima volta che coordiniamo insieme alla collega Stefania eventi per quest’organizzazione nazionale. Lo scorso anno abbiamo organizzato la storia geologica della vallata dell’Aso. Con il patrocinio dell’Ordine dei Geologi ed aiutati da altri colleghi geologi e naturalisti abbiamo percorso la vallata da Foce di Montemonaco a Pedaso in pullman con tappe ed interventi nei luoghi più interessanti per far capire, soprattutto ai bambini e ai non addetti ai lavori, l’evoluzione geologica di una intera vallata in 100 milioni di anni. Qualche mese prima abbiamo allestito a Ortezzano, con Il prof. Coccioni dell”Università di Urbino (uno dei due organizzatori nazionali ed ideatore della “Settimana del Pianeta Terra”), un convegno a livello nazionale sui cambiamenti climatici. Diciamo che siamo ben collegati a personaggi del mondo scientifico che amano avvicinare i giovani alla scienza, alle geoscienze, in particolare trasmettere l’entusiasmo per la ricerca e la scoperta scientifica e far conoscere le possibilità che la scienza ci offre per migliorare la qualità della nostra vita e aumentare la nostra sicurezza.

Un ringraziamento al Dottor Cristian Mostardi per la disponibilità e un appuntamento ai lettori per la relazione, corredata da tante foto, che sicuramente sarà pubblicata all’indomani dell’importante appuntamento!

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