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A tu per tu con suor Anna, superiora Battistina

Di Floriana Palestini

Continua la nostra indagine sugli istituti di vita religiosa della nostra diocesi. Questa settimana siamo entrati nell’istituto san Giovanni Battista, istituto che ha festeggiato da poco gli 80 anni di vita (venne fondato infatti nel 1932). Sotto la sua porta sono passate generazioni di donne sambenedettesi, di maestre, di ragazze e bambini, che hanno animato per decenni le aule delle scuole elementari, medie e superiori ospitate dalla struttura. Ad accoglierci è suor Anna, superiora, che tra mille impegni trova sempre il tempo per una piccola pausa. Questa volta, davanti alla nostra penna.

Suor Anna, quando è arrivata a San Benedetto?
Sono arrivata qui il 6 giugno del 2012. Sono stata trasferita da Roma a San Benedetto, ma ho origini polacche.

Quando è stato fondato il vostro ordine?
L’ordine delle battistine è stato fondato il 26 settembre 1878 ad Andria, nel salernitano, dal beato Alfonso Maria Fusco, sacerdote della diocesi di Nocera.

Come è avvenuto l’incontro e la successiva chiamata verso la vita nello stile delle suore battistine?
Non è spiegabile la chiamata di Dio. Io non ho avuto un incontro particolare con qualcuno, con qualche suora, perché io di battistine non ne conoscevo. Io ho semplicemente saputo di loro e questo mi è bastato. Dentro di me, sapendo che esistevano le suore battistine che seguivano Gesù di Nazareth con l’esempio di Giovanni Battista, mi sono sentita rapire il cuore, pensavo “E’ questo che voglio fare”. Essere tutta di Gesù, con questo profilo, cioè seguire Gesù con l’esempio del Battista. Dopo che ho preso questa prima decisione, ho partecipato a incontri di conoscenza con le sorelle battistine che venivano in Polonia, poi è venuta la prima esperienza a Roma. Tutto questo per affermare di voler essere parte veramente di questa famiglia religiosa. Ho fatto i primi voti nel 1992.

Come è cambiata la sua vita dopo questo incarico? Quali compiti svolgeva prima?
A Roma sono stata diversi anni per cui ho fatto diverse cose: ho insegnato religione al liceo e alla scuola media e stavo anche in casa di formazione come responsabile del noviziato. La mia vita era impegnata anche prima: avevo circa 700 allievi e c’era molto da fare oltre all’insegnamento. Alla casa di formazione era più o meno la stessa cosa, perché c’era la responsabilità delle nuove vocazioni delle ragazze. Qui la responsabilità comunque c’è, cambia soltanto la forma, ma il “contenuto” è lo stesso.

Di quali compiti si occupa?
Il primo compito di una superiora è quello di animare la comunità religiosa delle suore, poi la gestione dell’opera, cioè della scuola, e la gestione della casa per ferie.

Ogni membro di questa comunità ha dei compiti precisi?
In questa comunità ci sono 14 membri e ognuna di noi ha un proprio compito: c’è la responsabile della segreteria, una coordinatrice didattica della scuola primaria, poi c’è la preside della scuola superiore di primo e secondo grado e così via, fino ai servizi più pratici come la portineria o la cucina.

Da quando siete qui quante vocazioni ci sono state?
L’ordine delle battistine è sparso in 17 Paesi nel mondo, abbiamo 5 province, 2 vice province. In Italia purtroppo c’è stato un calo delle vocazioni, come penso in molte altre congregazioni. In Europa, in generale, non sono tante.

Come vivete il rapporto con la città?
Il primo impatto con la città è stato un impatto decisamente positivo, poiché per me era un contesto molto diverso rispetto a Roma: là le relazioni sì, si allacciano, ma sei sempre uno sconosciuto in mezzo a tanta gente. Invece qui si è tutti vicini, ci si conosce, e l’ambiente è molto accogliente. Poi il nostro istituto è al centro, abbiamo tutto a portata di mano e mi trovo molto bene.

Quali servizi offrite?
Noi ci occupiamo dell’educazione: abbiamo una scuola d’infanzia, una scuola primaria e superiore di primo e secondo grado (liceo delle scienze umane). Devo dire che prima c’erano quasi solo suore per l’insegnamento. Ora, venendo meno le nostre forze, abbiamo assunto anche dei laici. Questi però hanno adottato nella loro vita il nostro carisma educativo, il nostro stile cristiano, altrimenti saremmo stati una scuola come le altre; la particolarità è quella cristianità secondo lo stile del nostro beato Alfonso Maria Fusco. Durante l’estate poi offriamo anche il servizio di casa per ferie.

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