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La disoccupazione fa un passo indietro in Europa

EUROPA – La disoccupazione fa un passo indietro in Europa. Eurostat rende noti i dati alla fine di luglio e risulta che nella zona euro (19 Paesi della moneta unica) il tasso delle persone senza impiego si colloca al 10,9%, in diminuzione rispetto all’11,1% di giugno precedente e all’11,6% del luglio 2014.
“Si tratta – commentano gli esperti dell’istituto statistico comunitario – del tasso più basso da febbraio 2012”. Lo stesso accade nell’Ue28: la disoccupazione in questo caso è al 9,5%, mentre un anno prima (luglio 2014) era al 10,2%. In questo caso si tratta del tasso più basso degli ultimi quattro anni. Eurostat stima che i disoccupati totali nell’Ue siano ora 23 milioni e 67mila, di cui 17 milioni e mezzo nell’area euro. Nei confronti di giugno 2015 si sono così recuperati 232mila posti di lavoro. Ma il dato più significativo riguarda il confronto con il mese di luglio 2014: su base annua i posti di lavoro recuperati nei 28 Stati dell’Unione sono un milione e 648mila. Per quanto riguarda i singoli Stati, la disoccupazione più bassa resta quella tedesca (4,7%), quella della Repubblica ceca e di Malta (5,1%), mentre le più elevate si confermano in Grecia (25,0%) e in Spagna (22,2%), benché esse stesse in contrazione.
I dati della disoccupazione relativi agli altri Paesi maggiori sono i seguenti: Italia (12,0%), Francia (10,4%), Polonia (7,6%), Svezia (7,4%), Paesi Bassi (6,8%), Regno Unito (5,6%). La conferma alla tendenza generale viene dal fatto che “la disoccupazione è calata in 23 Stati, è cresciuta solo in tre Paesi” (Finlandia, Francia e Austria) “ed è rimasta uguale in due”. I recuperi di occupazione più marcati si sono verificati in Bulgaria, Spagna e Grecia. Ancora preoccupanti i dati per gli under25, con oltre 4 milioni e mezzo di giovani senza impiego in Europa, e cifre record (benché in diminuzione) in Grecia, Spagna, Croazia e Italia.

 

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