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Progetto Policoro, il Vescovo incontra gli aspiranti Animatori di Comunità

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – In Diocesi si sta dando vita al Progetto Policoro, un progetto organico della Chiesa italiana, promosso dall’Ufficio per i problemi sociali e il lavoro, dal Servizio di pastorale giovanile e dalla Caritas.

Presso il centro pastorale diocesano in via Pizzi, il Vescovo Carlo Bresciani e i responsabili dei tre uffici hanno incontrato i giovani che si sono resi disponibili per diventare animatori di comunità per la promozione del progetto Policoro in Diocesi.
L’incontro è servito per conoscersi e presentare quali sono i compiti dell’animatore di comunità.
Nell’arco temporale di tre anni é chiamato:
– a coinvolgere per un lavoro sinergico le tre pastorali coinvolte: giovanile, del lavoro e della carità
– a curare le reti per lavorare insieme con le associazioni presenti sul territorio e che aderiscono alle filiere dell’evangelizzazione e della formazione
– ad acquisire informazioni utili per organizzarle e metterle a disposizione dei giovani perché cresca una maggiore consapevolezza circa le opportunità legislative relative alle possibilità di accesso al mondo del lavoro, assicurare
– ad assicurare un raccordo tra i giovani e i diversi soggetti, pubblici e del mondo associativo organizzato orientando verso la realizzazione di gesti concreti
– scoprire e valorizzare le potenzialità dei giovani e delle risorse del territorio
– garantire il servizio di animazione territoriale presso scuole, parrocchie e gruppi ecclesiali della diocesi relativa mentale tematiche occupazionali.
L’animatore di comunità dovrà lavorare e far lavorare insieme per evangelizzare, educare ed esprimere impresa.
– Lavorare insieme a diversi livelli, nazionale, regionale e diocesano e con soggetti ecclesiali e soggetti associativi.
– Evangelizzare la vita e il lavoro, educare le coscienze, specie nei luoghi di disoccupazione, del lavoro nero o non retribuito.
– Esprimere impresa ovvero dare vita a gesti concreti come cooperative, consorzi, reciprocità nord- sud e a quanto le competenze e la fantasia dei giovani saranno capaci di far vita.

Marco Sprecacè: