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Angelo Pasqualini ci fa conoscere la Confraternita “San Giorgio” di Cossignano

di Sara De Simplicio

COSSIGNANO – Molte sono le Confraternite presenti all’interno della nostra diocesi, realtà vive e importanti che legano indissolubilmente un passato e un presente intrisi di cristianità. Dopo la volta della Confraternita di Colonnella, è giunta l’ora di conoscere più da vicino quella di Cossignano, che ci viene raccontata attraverso le parole del suo Priore Angelo Pasqualini.

Ci può raccontare la storia più recente della vostra confraternita?
“La nostra confraternita, dedicata a San Giorgio, martire e patrono del nostro paese, ha ripreso vigore dal 2006, anno di arrivo a Cossignano del nuovo parroco, Don Nicola, che tra le varie iniziative spinse anche in favore di una ripresa della confraternita che negli anni era andata un po’ a scemare. L’idea fu quella di riunire persone che frequentavano la chiesa e che erano disposte a farlo assiduamente, scegliendo di aderire al gruppo. All’inizio il gruppo era costituito da circa 30 persone, oggi invece ne sono rimaste una ventina.

Quali sono le vostre finalità?
La nostra principale finalità è quella di assistere la comunità e la nostra parrocchia. Noi siamo presenti durante le celebrazioni e le processioni: cerchiamo di adornarle e di renderle più gioiose. Ci occupiamo poi delle varie feste del paese: quella di Sant’Antonio a gennaio e quella di San Giorgio il 23 aprile.

Come si diventa membri della confraternita?
Bisogna innanzitutto volerlo e sentirselo dentro: è necessario che ci sia il desiderio di costruire qualcosa e di voler diventare un esempio per gli altri.

Oggi com’è la vostra realtà? Avvertite una certa “crisi”?
Purtroppo, come anche in chiesa, c’è poca affluenza dei giovani: la loro presenza è in calo. Per il resto, cerchiamo di fare il possibile e di mantenere vivo lo spirito della confraternita: durante l’anno, soprattutto in inverno, cerchiamo di riunirci per fare il punto della situazione e per dei piccoli momenti di catechesi. Un appuntamento per noi importante è la messa celebrativa per tutti i defunti parenti dei confratelli: un modo per stare insieme e per pregare per loro e per noi.

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