“In Italia vedo che abbiamo dei laici straordinari, veramente in gamba. Dovrebbero trovare di più sul loro percorso vescovi e preti pastori, gente che ha fiducia in loro, capaci di farli osare”.
Lo ha detto monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, intervistato ieri pomeriggio su Tv2000, riprendendo il monito di papa Francesco – rivolto all‘ultima assemblea generale della Cei – a essere “vescovi pastori” e non “vescovi piloti”. “Il vescovo pastore, o comunque il prete pastore – ha spiegato Galantino -, è colui che apprezza il laico e la storia, non ha la presunzione di capire tutto e voler condizionare”. E, a chi dice che la Chiesa non ha bisogno di preti di strada, il segretario generale della Cei ha replicato che non ha nemmeno bisogno “di preti chiusi nelle sagrestie”.

Essere “attenti ai bisogni dei singoli”, ma non farne “il quadro” su cui “regolare il bene comune”. Interpellato a proposito delle unioni tra persone dello stesso sesso, così il segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, ha replicato oggi su Tv2000, nel corso del format “Il diario di papa Francesco”. Questa, ha precisato, è “l‘unica cosa che stiano chiedendo come Chiesa, come vescovi, come persone che amano la famiglia”, nella consapevolezza che “bene dell‘individuo” e “bene comune” sono “due concetti diversi” e l‘allargamento del primo non porta al secondo.

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