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Il Rinnovamento dello Spirito della nostra diocesi oggi in Piazza San Pietro insieme a Papa Francesco

“Una straordinaria pagina di ecumenismo spirituale” Così Salvatore Martinez ha definito “Vie di unità e di pace. Voci in preghiera per i martiri di oggi e per un ecumenismo spirituale”, evento che si svolgerà oggi in piazza san Pietro (dalle ore 16) e che darà il via alla 38ª convocazione nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo (Rns) che proseguirà il 4 luglio allo stadio Olimpico di Roma.
Trentamila le persone attese all’evento
, molti pellegrini proveninienti dalla nostra diocesi, ma il numero è destinato a crescere in queste ultime ore. Due giorni di preghiera, di spiritualità e di evangelizzazione che avranno il loro clou con l’udienza di Papa Francesco, domani alle 17.45, sul sagrato della basilica vaticana. “La preghiera – ha detto Martinez illustrando alla stampa l’iniziativa – è l’anima indomita del Rns e del rinnovamento spirituale della causa ecumenica. Pregando impariamo che l’unità non è il frutto della cordialità o della cooperazione umana ma della conversione interiore. È confortante sapere che quando si prega insieme il traguardo dell’unità appare più vicino”.

 

Dello stesso avviso anche Policarpo Eugenio Aydin, metropolita e vicario patriarcale della diocesi siro-ortodossa dei paesi Bassi, presente in conferenza stampa, per il quale la preghiera “resta l’aiuto più grande davanti a quanto accade nel mondo e soprattutto in Medio Oriente. È ciò di cui abbiamo più bisogno. La preghiera ammorbidisce il cuore duro delle persone e le converte, la preghiera crea lo spazio per accogliere e ospitare il prossimo”. Nel suo intervento il reverendo David Moxon, rappresentante dell’arcivescovo di Canterbury presso la Santa Sede, tra i partecipanti all’evento di domani, ha dichiarato che “Papa Francesco guida la Chiesa come un parroco, è il parroco del mondo e siamo felici di riunirci con lui per pregare per i martiri e per l’ecumenismo spirituale. Quando una persona viene uccisa e il suo assassino non chiede di quale denominazione sia, il suo sangue è la testimonianza universale di tutti i cristiani e ciò si può allargare a tutte le fedi del mondo”. “le cose di cui abbiamo bisogno – ha aggiunto il rappresentante anglicano – sono l’ecumenismo spirituale e quello del sangue. Ho visto che gran parte delle confessioni del mondo hanno fede nel Papa quando afferma queste cose. Lui è la persona che può fare la differenza oggi”.
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