Kursaal Don CiottiGROTTAMMARE – Un periodo, quello a cavallo tra la fine di maggio e l’inizio giugno, molto importante per Grottammare. Ben 2600 partecipanti per Us Acli #Sportlab che assieme al bel tempo e ad una temperatura calda ma secca, ha fatto Grottammare non solo un luogo memorabile per molti, ma anche un punto di partenza per l’Unione Sportiva Acli per uno sport e per una convivenza civile all’insegna della legalità.

L’Unione Sportiva Acli è promossa dalle Acli (Associazione Cristiani Lavoratori Italiani) per favorire, sostenere ed organizzare attività motorie, ludiche e sportive rivolte a soggetti di ogni età e di ogni condizione, con particolare attenzione alle persone più esposte a rischi di emarginazione fisica e sociale. Un operato che si avvale di corsi di formazione, meeting e attività di consulenza per le associazioni sportive.

Abbiamo seguito diversi eventi: in primo luogo l’Assemblea Organizzativa e Programmatica 2015 che si è svolta il  30 maggio presso il Residence le Terrazze. Tale assemblea, presieduta dal Vice Presidente Vicario ACLI Stefano Tassinari è stata incentrata sulla presentazione e restituzione dei gruppi di lavoro nazionali su “Modello Organizzativo – Modello Sportivo”.

Tantissimi sono stati gli interventi, su tutti quello del presidente ACLI Gianni Bottalico che ha citato Papa Francesco, che ha definito lo sport come “un valido strumento per la crescita integrale della persona umana” in cui la pratica sportiva supera gli egoismi, allena al sacrificio e soprattutto, favorisce la lealtà nei rapporti interpersonali, l’amicizia, il rispetto delle regole. D’estremo interesse anche le parole di Don Mario Lusek, che ha ribadito l’importanza del suo ufficio nell’operato dell’Unione Sportiva Acli, nonché l’impegno dei laici e la socializzazione per un migliore futuro.

Sicuramente il momento più elevato è stato l’incontro svoltosi lunedì 1 giugno denominato “Sport e legalità nel rispetto delle regole”  presso la Sala Kursaal , con la squadra giovanile di Rizzìconi (Reggio Calabria) nota per allenarsi in un campo sottratto alla ‘ndrangheta e una selezione di calciatori immigrati di Porto Empedocle e autorità di livello nazionale. Elemento chiave dell’incontro è “la mafia nella parola”, e la mancanza del nostro Paese di termini come “noi”, “antimafia”, nonché l’egida delle organizzazioni malavitose nel mondo dello sport e l’accoglienza come strumento di rispetto tra i popoli. Così in sintesi due importanti uomini del mondo religioso: il Vescovo di Ascoli Piceno Mons. Giovanni d’Ercole e Don Luigi Ciotti, presidente di Libera. Bellissima l’immagine di queste grandi personalità attorniate da tanti e tanti giovani.

Un incontro facente parte di un evento nazionale che è stato immortalato dalle telecamere di RAI Sport, che ha portato il giornalista di Andria Saverio Montingelli, che si è collegato nel corso del “Processo del Lunedì”.

Diritto, Comunicazione ed etica in un evento cui il blu dell’Adriatico ha fatto da sfondo alle arti marziali e che è stato d’estremo interesse per tutti. Un evento, contraddistinto da gare di pallavolo, calcio a 5, calcio e ginnastica, fatto di gioia che come in una partita, possa raccogliere punti importanti per il futuro del nostro Paese, al fine di battere il duro avversario dell’illegalità. Una sfida che parte e che speriamo possa rimanere anche nel 2016 nella “Perla dell’Adriatico”.

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