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Conosciamo da vicino la Casa d’Accoglienza “Genitori a vita” di Montalto

di Lauretanum

MONTALTO DELLE MARCHE – Da alcuni mesi a Montalto, presso la bella e storica struttura del vecchio Episcopio, che occupa la parte più alta della Città sistina, e che fu residenza dapprima dei Vescovi montaltesi, quindi Collegio e Casa di formazione dell’Istituto dei Padri Salvatoriani, fino ad arrivare ai decenni scorsi, con la presenza delle Suore della Fanciullezza, fondate da Madre Flora Pallotta di Force, gli ambienti che avevano sempre ospitato le generazioni più giovani della locale popolazione offrono accoglienza oggi a una “Comunità alloggio” per madri e figli, che esprime nell’interesse comune la vicinanza non soltanto istituzionale ma anche integrata verso situazioni di vita con problematiche familiari e con presenze infantili.

L’Associazione “Pronto Soccorso Famiglie”, che opera nel campo della promozione della tutela dei diritti dei Minori e della Famiglia, attraverso la Casa d’accoglienza si prende cura attualmente di alcune giovani mamme, con i loro rispettivi bambini.

È proprio l’accostamento tra la figura genitoriale di riferimento e una équipe di operatori, professionalmente e umanamente formati, tutti con laurea, che può incentivare l’autonomia personale dei componenti del nucleo familiare e un progressivo reinserimento nel tessuto sociale, non trascurando fin da subito il quotidiano svolgimento della vita da parte dei Minori interessati nella più assoluta normalità rispetto ai loro coetanei presenti sul territorio, in quanto essi frequentano le scuole pubbliche, partecipano alle attività sportive e ricreative loro offerte, portano avanti l’attività scolastica con puntualità, aiutati anche da operatori competenti, e con gli stessi dedicano molto tempo al gioco, vissuto anche come momento forte di educazione e di aggregazione. Nel contempo anche le mamme, compatibilmente con le situazioni familiari e personali che ci sono a monte, sviluppano percorsi nei quali è loro possibile gestire adeguatamente il tempo, svolgere un’attività lavorativa, imparare a rispettare determinati regolamenti, avere cura del proprio corpo e del proprio ambiente di vita, e avere una corretta alimentazione, sotto la guida e la supervisione del Responsabile della struttura e degli altri educatori, che garantiscono la presenza negli orari diurni come in quelli notturni, accompagnando così integralmente il ritorno alla vita ordinaria di ciascuno degli ospiti.

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