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MLAC: impariamo da S. Giuseppe a custodire il lavoro e la terra

“Come Giuseppe, custodi della speranza.” è stato il titolo della veglia che il Movimento Lavoratori di Azione Cattolica della diocesi di San Benedetto ha proposto alla vigilia della festa del Primo Maggio. Festa di S. Giuseppe Lavoratore e tradizionalmente la festa del lavoro. Una veglia di preghiera a cui il MLAC ha invitato, uniti alle tante veglie che in molte parti d’Italia sono state organizzate, per pregare per il mondo del lavoro, le difficoltà e sofferenze dei lavoratori, per affidarci a S. Giuseppe e al suo esempio di custode attento e paziente, laborioso e fiducioso. La veglia di preghiera ha avuto anche un significato particolare perché si è svolta all’interno del capannone di una realtà lavorativa, la Piemme dell’Agraria che ha aperto le porte della grande officina per accogliere tutti coloro che hanno voluto sostare insieme in preghiera.

La veglia, guidata dall’assistente unitario di Azione Cattolica don Luigino, ha richiamato forte la responsabilità e la solidarietà di ognuno di noi per costruire cammini di speranza giusti e nuovi per il lavoro, la custodia della terra, possibili solo se affidati a Cristo Signore. I vari momenti della veglia sono stati scanditi da dei segni come un lumino, la Bibbia e la Dottrina Sociale della Chiesa che ci indicano la via e il centro da dove nasce la giustizia, l’equità dell’economia e l’impegno a che ogni uomo viva con dignità. Il segno della terra ha ricordato, così come dice papa Francesco, l’impegno a custodirla come un prestito, che è stata consegnata poi a ogni partecipante. E poi anche una tuta e la busta paga di un lavoratore a ricordare tutti coloro che erano al lavoro, o che lo cercano, e il diritto alla giusta retribuzione e al lavoro che permette di vivere e “unge di dignità”.

Un momento prezioso questo offerto dal MLAC diocesano per fondare ogni impegno sulla Parola, per affidare le preoccupazioni e le incertezze del mondo del lavoro oggi al Signore, per ritrovarsi insieme, e mai soli, come Chiesa, come comunità ad essere attenti custodi dei diritti e doveri degli uomini.

 

Monica Vallorani: