ACQUAVIVA PICENA – Grazie a una donazione di quasi 2000 comics, sabato 18 aprile si inaugura ad Acquaviva Picena la sezione fumetti della Biblioteca Comunale, che annovera diverse collezioni di pregio inclusa quella dei Classici Disney, che parte dagli anni ’70, a quella di Dylan Dog, in cui spicca il famoso numero 1, ricercatissimo dagli appassionati. La importante donazione arriva da Raffaella Milandri, nota scrittrice e viaggiatrice.  Dice la Milandri: ” Proprio grazie ai fumetti bonelliani , alla filosofia con una gratitudine immensa. Mi spiace che oggi tanti bambini trascurino i Suoi fumetti per i videogiochi. E che perdano quello che io ho avuto la fortuna di apprendere.” La coerenza e il senso di giustizia estrema dei personaggi bonelliani sono infatti le fondamenta di un mondo romantico dove i personaggi si muovono su binari di eroica e nobile avventura, e gli ideali trionfano. Sull’Almanacco di Tex 2015, la Bonelli ha dedicato uno bonelliana, ho sviluppato e realizzato i miei Sogni: sono diventata una viaggiatrice solitaria, una fotografa umanitaria, ho lottato per i diritti dei popoli indigeni. Tex Willer, Zagor e Mister No, fin da bambina, hanno nutrito i miei sogni d’avventura, e alimentato i miei principi di giustizia. “Scrisse la Milandri al grande Sergio Bonelli prima della sua scomparsa: “Sergio, Le scrivo speciale di 5 pagine alla “eroina” Milandri. La sezione fumetti della biblioteca sarà dedicata a Giuseppe Milandri, “Pino”: “Fin da piccola leggevo i Tex e Zagor di mio padre, e grazie a lui ho iniziato una collezione che, anche dopo questa donazione, conta ancora migliaia di fumetti. Ma non voglio tenerli per me. Voglio condividerla con tutti.” Chiediamo alla Milandri perchè la sua donazione sia andata proprio al Comune di Acquaviva Picena. “Acquaviva è il luogo giusto, perchè è molto sensibile alla letteratura disegnata, è stata teatro per tanti anni di importanti manifestazioni sul mondo artistico e comunicativo dei fumetti. Inoltre, mia madre Caterina ha insegnato educazione artistica proprio qui, negli anni ’70.”

Tra i fumetti, la presenza bonelliana include Dylan Dog, Nick Raider, Dampyr, Tex, Martin Mystere e Brendon. Walt Disney, con Topolino, Paperino & Co, è presente con oltre 600 fumetti. In futuro, è previsto un ampliamento della sezione fumetti con una nuova donazione della Milandri.

L’inaugurazione sarà sabato 18 aprile alle ore 16.30 presso la sede della Biblioteca Comunale, interverranno il celebre disegnatore Gianluigi Capriotti (già docente di comunicazione visuale presso l’Istituto Europeo di design di Roma), l’Amministrazione comunale di Acquaviva Picena, tra cui il Sindaco Pierpaolo Rosetti e l’Assessore al Turismo e alla Cultura Elisabetta Rossi, la quale dichiara “Con la donazione della Sig.ra Milandri e la relativa inaugurazione della Sezione fumetti aggiungiamo un nuovo importante risultato al duro lavoro svolto sinora dall’Amministrazione comunale, in sinergia con la Dott.ssa Margherita Verdecchia e con l’Associazione Laboratorio Terraviva, per dar luce alla nostra Biblioteca Comunale e renderla un luogo comune sempre più frequentato dai nostri concittadini e dagli interessati, in particolar modo tale donazione ci consentirà di allargare il pubblico dei fruitori sino ad arrivare ai giovanissimi“.

Il fumetto

Considerato una forma espressiva per l’infanzia, in questi anni il fumetto si è finalmente conquistato una posizione di rilievo tra i più importanti fenomeni letterari del XX secolo ed è stato riconosciuto come una delle più moderne arti visuali. Attualmente in Italia il fumetto vive una delle migliori stagioni della sua storia creativa e produttiva, parallelamente a quanto avviene nel resto del mondo. Ogni mese si susseguono nuove uscite, ristampe, vengono riscoperte opere del passato e si affacciano sulla scena nuovi giovani di talento.
Di contro a tale e tanta ricchezza culturale ed artistica ciò che preoccupa è la scarsa conoscenza da parte sia delle giovanissime generazioni, sia del grande pubblico, che vive il fumetto come un linguaggio di nicchia.

Certo l’estinzione del fumetto, come potrebbe essere per il cinema o la letteratura, comporterebbe un impoverimento nella nostra visione e interpretazione del mondo stesso. Sembra quindi necessario per il fumetto inteso anche come arte e comunicazione, creare occasioni in cui si faccia storia e didattica, ritrovando radici e divulando a chi lo conosce poco uno strumento così ricco di ascendenze culturali e valenze educative.

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