L’innovativo velivolo riesce a volare grazie all’energia accumulata nelle sue 17mila celle solari, poste sulle sue ali di 72 metri, lunghe quasi come quelle di un Airbus A380. Solo che il Solar Impulse 2, interamente realizzato in fibra di carbonio, pesa solo 2,3 tonnellate, vale a dire meno dell’1% del peso di un A380.
A cimentarsi con questa impresa due ardimentosi piloti svizzeri, André Borschberg e Bertrand Piccard. “Questo progetto è una sfida umana”, ha commentato entusiasta Borschberg. “Vogliamo condividere la nostra visione di un futuro pulito”, ha aggiunto Piccard, sottolineando l’intento di contribuire con questa iniziativa alla lotta contro i cambiamenti climatici. “Inoltre – ha fatto sapere il pilota – il pubblico potrà seguire in diretta tutto ciò che facciamo nella cabina di pilotaggio e nel centro di controllo della missione a Monaco”, attraverso il sito dedicato (solarimpulse.com). Non vediamo l’ora di accompagnare con lo sguardo stupito, e anche un po’ di patema d’animo, la trasvolata dei nostri due “Icaro” contemporanei, con l’augurio sincero che l’enorme abbuffata di calore solare… non bruci loro le ali! Buon viaggio!