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Ripatransone, curiosità storiche sul grandioso campanile della Cattedrale

Di Silvio Giampieri

RIPATRANSONE – Da più di un secolo il campanile della Cattedrale domina e caratterizza il panorama di Ripatransone, con la sua imponente forma quadrangolare. Fu ultimato nel 1902 in luogo del precedente che versava in uno stato rovinoso e quasi pericolante, tanto da non poter essere più suonate a distesa le campane. Quello vecchio non risultava inoltre adeguato alla sua funzione soprattutto a seguito della costruzione della cupola e della nuova facciata della chiesa.

Il vescovo, le autorità civili ed il clero ripano si interrogarono a lungo fino a quando nel 1883 fu presa la risoluzione di mettere mano alla costruzione di una torre campanaria ex novo. La gestione dell’opera fu demandata ad una apposita commissione composta da diversi rappresentanti del Capitolo dei Canonici della Cattedrale, che ne è attualmente il proprietario, avvicendandosi nel tempo vari amministratori, come risulta dai documenti di archivio, dove è presente un apposito faldone.
Grandioso fu lo sforzo finanziario della comunità ripana, del clero, dell’amministrazione locale e dei tanti benefattori, non essendo quelli tempi molto floridi economicamente. ( Tra le curiosità c’è da riportare che sul lato nord alla base della torre vi è ancora un gigantesco riquadro che doveva contenere una lapide con iscrizione celebrativa e dedicatoria ai munifici benefattori del Campanile, mai realizzata probabilmente per disaccordi sul testo, sebbene progettata in origine).
La prima pietra fu posta in un angolo delle fondamenta, secondo l’uso, il 15 Agosto 1884 Festa dell’Assunzione della Beata Vergine Maria dal Vescovo Giuseppe Ceppetelli, contenendo al suo interno alcune monete ed una medaglia di papa Leone XIII.
Circa la sua progettazione, il disegno fu realizzato dall’architetto Francesco Vespignani (1842-1899) che al tempo era noto come “l’architetto di Pio IX”, avendo operato a Roma con alcuni interventi presso la Basilica di San Giovanni in Laterano. (Venuto poi l’ideatore a mancare, alcuni suggerimenti per l’ultimazione dell’opera furono forniti dall’architetto Giuseppe Sacconi di Montalto Marche).
Nella forma attuale si presenta a base quadrata di 7 metri per lato, innalzandosi sul fianco della cattedrale ed essendo appoggiato ad essa tra la seconda e la terza cappella di destra. Presenta 12 arcate distribuite in tre ordini di 4 metri in altezza e 2 di larghezza, con al culmine della parte triangolare della torre un cornicione in travertino, sormontato agli angoli da 4 pinnacoli costituiti da 4 sfere cuspidate, di gusto quasi orientaleggiante e puramente esornative. La cuspide piramidale è a base quadrata di 5,50 metri e si slancia per 10 metri, terminando poi con un piedistallo pure in travertino, decorato con quattro rose in pietra, sul quale troneggia una statua del Redentore benedicente, rivolta verso est. Complessivamente l’altezza della torre campanaria raggiunge i 49,80 metri, e considerando il Cristo crocifero sulla sommità, 56,22 metri, mentre la punta del parafulmine sfiora addirittura i 57 metri.
Realizzata in mattoni con finiture e decorazioni in travertino ascolano, la torre è praticabile all’interno con una scala elicoidale-prismatica ottagonale fino al vano della cella campanaria.
L’auspicio di molti ripani è che presto venga portato a termine il progetto atto a renderlo fruibile al pubblico, anche per occasioni selezionate, essendo necessari solo pochi interventi per la messa in sicurezza del percorso interno.

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