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A tu per tu con Vincenzo e Stefano della Pro Loco di Sant’Egidio alla Vibrata

 

Foto di archivio, articolo di Sara De Semplicio

SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA – Oggi, all’interno delle nostre realtà cittadine, le Pro Loco rivestono un ruolo sempre più centrale. Spesso, infatti, tentare di ripercorrere la storia più recente di un paese significa anche menzionare quello che queste associazioni, nate con lo scopo di valorizzare e tutelare il patrimonio di un territorio, hanno ideato e poi realizzato per esso. Il loro nome infatti non mente: mosse da un istinto di appartenenza ai luoghi nativi, esse per prime si impegnano per il loro sviluppo e ne tramandano le memorie popolari.

A Sant’Egidio alla Vibrata, in casa Pro Loco, è tempo di scaldare i motori. Il calendario del 2015 è denso di appuntamenti e ad aggiornarci sulla situazione sono stati il presidente Vincenzo Odorisi e il segretario Stefano Verno, che ci hanno aperto le porte della sede provvisoria all’interno del palazzo municipale.

La Pro Loco indossa spesso la veste di organismo di aggregazione tra i cittadini: voi sentite di ricoprire questo ruolo per i santegidiesi?
Vincenzo: La nostra è una situazione un po’ particolare. Dopo tanti anni è avvenuto un cambio di generazione ai vertici della Pro Loco e dal dicembre 2013 si è insediato il nuovo direttivo, formato da 8 ragazzi con un’età media di 25 anni. Stiamo lavorando per portare un’ondata di novità al nostro paese: gli associati sono attualmente 120 ma c’è bisogno di crescere ancora.

Stefano: Come sempre, dopo un cambiamento, c’è un’iniziale diffidenza. Inoltre, non siamo l’unica associazione presente sul nostro territorio ma siamo pronti a collaborare con chiunque miri al bene del paese. Crediamo di avere le carte in regola per poter dare un’impronta di freschezza e ci impegneremo affinché torni ad esserci fiducia nei confronti dell’associazione Pro Loco.

Quali sono le manifestazioni a cui i santegidiesi sono più affezionati e alle quali non potrebbero rinunciare? Ci sono, inoltre, nuove iniziative in programma?
Stefano: Quelle storiche sono sicuramente la Sagra estiva degli Gnocchi e il Carnevale, giunte rispettivamente alla 20° e 28° edizione. Inoltre verrà riproposta, il 22 agosto prossimo, la fortunata esperienza della Notte bianca.

Vincenzo: Sabato 31 gennaio dalle ore 18 presso il Centro fiera ci sarà per la prima volta la “Rassegna del dialetto della Val Vibrata”, in collaborazione con l’UNPLI e il Comitato Genitori Istituto Peano Rosa di Nereto.

Secondo voi, ci sono potenzialità del paese che meritano di essere valorizzate e che ancora non lo sono?
Vincenzo: Sicuramente la struttura del Centro Fiera a Paolantonio. Non è da tutti avere a disposizione un complesso così grande e polifunzionale. Noi vorremmo sfruttarlo al meglio: intanto, insieme al Comune, abbiamo stabilito che ogni quarta domenica del mese, per tutto l’anno, vi si terrà il Mercatino mostra-scambio.

Stefano: Un altro valore aggiunto potrebbe essere il centro storico di Faraone, che oggi è un po’ trascurato ma che potrebbe diventare un luogo di richiamo per i turisti.

Cosa vi augurate per il futuro prossimo della Pro Loco di Sant’Egidio?
Stefano: Una maggiore partecipazione, soprattutto da parte dei giovani. Abbiamo passione, stimoli e tante idee da proporre e sviluppare.

Vincenzo: Vorremmo farci apprezzare dai cittadini e diventare il loro punto di riferimento. La strada è ancora lunga ma noi ci crediamo: siamo qui per questo!

Augurandoci che tutto questo possa realizzarsi, salutiamo la Pro Loco con un grande in bocca al lupo!

Redazione: