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Amnesty Itala: c’è bisogno maggiore sforzo per eliminiare la violenza contro le donne

Martedì 25 novembre, Giornata internazionale per l‘eliminazione della violenza contro le donne, Amnesty International Italia consegnerà alla presidente della Camera Laura Boldrini le prime 16mila firme raccolte da marzo per chiedere un maggiore impegno all‘Italia per contrastare questo tipo di violenza. Come rilevato dal secondo Rapporto Eures sul femminicidio in Italia, nel 2013 la violenza contro le donne è aumentata del 14% rispetto al 2012: lo scorso anno 179 donne sono morte uccise da uomini, nel 70% dei casi tra le mura domestiche o in contesti familiari o affettivi. Pur apprezzando i passi avanti dal punto di vista legislativo e la sollecita ratifica parlamentare, nel settembre 2013, della Convenzione del Consiglio d‘Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica (Convenzione di Istanbul), entrata in vigore il 1° agosto 2014, Amnesty continua a chiedere all‘Italia maggior attenzione alla prevenzione, alla formazione e sensibilizzazione di tutti i soggetti coinvolti nella lotta alla violenza contro le donne, lo stanziamento di fondi adeguati per i centri rifugio e i centri antiviolenza e un‘adeguata raccolta di dati statistici sul fenomeno.

Amnesty sollecita inoltre la creazione di un‘istituzione nazionale indipendente per i diritti umani con una sezione dedicata ai diritti delle donne, conformemente ai Principi di Parigi del 1993, dando così seguito a un impegno preso da tempo dall‘Italia nei confronti della comunità internazionale. La consegna delle firme avrà luogo nel corso del convegno “La violenza sulle donne in Italia: obblighi nazionali e sviluppi internazionali”, in programma presso la Camera dei deputati. Il contenuto dell‘appello è stato inoltre presentato sotto forma di petizione popolare sia alla Camera che al Senato, nei giorni scorsi. Al dibattito interverranno le deputate Marina Sereni (Pd), Lia Quartapelle (Pd) e Maria Edera Spadoni (M5S), le senatrici Valeria Fedeli (Pd) ed Elena Ferrara (Pd), il presidente di “Pubblicità Progresso” Alberto Contri, nonché rappresentanti dell‘Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (Oscad) e della stessa Amnesty International.

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