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A tu per tu con Antonio Amadio candidato d’istituto del Liceo Classico

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Continuano le interviste ai giovani candidati alla rappresentanza d’istituto delle scuole superiori.
Oggi, in attesa dei risultati delle elezioni del liceo Classico di San Benedetto del Tronto, abbiamo incontrato Antonio Amadio, rappresentante d’istituto uscente.
Leggi le precedenti interviste ad  Alessandro Esposito e a Riccardo Diciolla candidati d’istittuto della scuola superiore IISS Fazzini/Mercantini e a Leonardo Ruggieri candidato d’Istituto l Liceo Scientifico B. Rosetti.

Perché hai scelto il liceo classico?
Arrivati alla fine di questo percorso il ricordo della motivazione per cui ho intrapreso questa scuola sfuma un po’.. Ricordo che da un lato fu la “cooptazione” da parte della mia professoressa di italiano delle medie. Mi ripeteva che dovevo andare al classico, che era la scuola per me, ed io, per il grande rispetto che le portavo, mi fidai ciecamente di lei. Dall’altro il mio interesse per le culture antiche e le rispettive “lingue morte” . Ho sempre amato sapere quali sono le nostre radici e trovare ad ogni parola la sua origine e la sua etimologia. Si è vero, non ricordo bene quali altre motivazioni mi addussero a scegliere questa scuola ma se tornassi indietro la sceglierei di nuovo, sia per come ha modellato la mia forma mentis sia per le conoscenze che mi ha portato ad ottenere.

Cosa vorrai fare finito il liceo?
Nonostante gli studi principalmente umanistici le mie ambizioni vertono unicamente sul fronte scientifico. Astronomia o medicina, queste son le due facoltà che vorrei frequentare, anche se scegliere tra queste due non è così semplice. Adoro lo studio degli astri ma penso che sarei più utile alla società come medico.

Ormai sei alla fine del tuo mandato, quali sono le tue impressioni su questo anno da rappresentante?
Le mie impressioni da rappresentante son alquanto discordanti. Da un lato ho visto docenti attivi, pieni di entusiasmo, propositivi, con nuove idee per rinnovare la scuola, capaci di coinvolgere ragazzi in attività scolastiche o extrascolastiche e che, in un modo o nell’altro, si prodigavano per una permanenza più piacevole per gli studenti nell’istituto. Però ho anche potuto osservare docenti miopi, mesti nello stare lì dentro, insofferenti nei confronti delle necessità degli studenti..

Quali sono stati i risultati che sei riuscito a raggiungere?
Una novità portata in evidenza in consiglio è stata quella riguardo all’orientamento. A mio parere si dà poco conto al fatto che le superiori al liceo classico non son altro che degli anni di passaggio per andar poi all’università (nella stragrande maggioranza dei casi). Non viene garantita un’ informazione adeguata riguardo alle opportunità possibili per il nostro futuro. Ho organizzato incontri invitando studenti universitari a parlare delle proprie esperienze, viaggi per visitare le maggiori università d’Italia, divulgato informazioni sul gruppo della nostra scuola riguardo le varie occasioni conoscitive delle varie facoltà. Radicalizzando questi progetti penso che nel giro di pochi anni il liceo che frequento sarà in grado di sostenere gli alunni nella scelta dell’università più adatta a sé. Un altro punto di cui noi studenti ci possiamo vantare è l’esser stati capaci di tener vivo il giornalino scolastico attraverso incentivi finanziari per la pubblicazione stessa, con soldi raccolti da noi rappresentanti. Il giornalino è fonte di grande stimolo per molti ragazzi che desiderano scrivere, esprimere la propria opinione ed esaltare le proprie qualità, sarebbe stato un vero peccato perdere una simile tradizione.

Tra poche ore si torna a votare..ti sei ricandidato o hai lasciato il posto ad altri studenti?
Ho deciso di non ricandidarmi per un nuovo mandato per diversi motivi. Avevo timore che la preparazione agli esami di quinto e ai test di medicina fossero impegni troppo onerosi per riuscir a garantire alla mia scuola una mia partecipazione pienamente attiva, penso che il posto quest’anno non spetti a me. Mi auguro solo che i futuri rappresentanti siano satolli di buoni propositi e tanta voglia di fare!

Luisa Urbani: