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Il mio voto non lo scambio. Codice etico per gli elettori

In occasione delle votazioni amministrative e anche europee, i cittadini si interrogano. Il cittadino elettore è chiamato a esercitare il diritto di voto come espressione massima di una democrazia, ma come? Questo è ciò che vogliono diffondere con un’iniziativa, l’azione cattolica della parrocchia di Stella, che propone un Codice Etico Dell’Elettore. Natao da un’idea dell’AC della diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi “Io Cambio! Il mio voto non lo scambio”, il codice etico per gli elettori promuove un voto “libero” e responsabile, un voto che segua la voce della coscienza e non altre motivazioni di diversa natura. Anche mons. Galatino ha tuonato contro il collateralismo con i candidati, che ha tante forme.

Il Codice Etico è stato presentato in una serata nella parrocchia di Stella, all’interno di un ciclo di incontri denominato Parole perBene, con la presenza della referente regionale di Libera: Paola Senesi e Cristina Costantini membro del ordinamento provinciale di Libera, che hanno declinato la parola Corresponsabilità. È stato ricordato come corresponsabilità significhi non delegare, ma un impegno ad essere preparati e consapevoli, attenti alle persone. Il cristiano si impegna in politica per costruire giustizia sociale, progettualità condivisa per la legalità, per far fiorire la città dell’uomo. Ha ricordato la Senesi che fin dal documento dei vescovi del 1991, c’è l’imepgno ad educare alla legalità, e oggi il papa Francesco è tornato a ridire con forza la necessità dell’impegno in politica, con la preghiera e le idee. “Oggi bisogna” perciò “ essere professionisti dell’etica nell’agire quotidiano”.

La sfida civile, educativa è la consapevolezza dell’elettore. Anche la campagna di Libera “Riparte il Futuro” chiede anche per questa tornata elettorale, la trasparenza a tutti coloro che si candidano rendendo pubblico il proprio curriculum, condizione patrimoniale e reddituale, una dichiarazione sulla loro storia giudiziaria e i potenziali conflitti d’interesse, perché sia data all’elettore la possibilità di scegliere con libertà e consapevolezza. Sulla pagina di libera si possono leggere e trovare i dati di chi ha aderito a questa campagna di trasparenza dei vari candidati. Come cittadini ed elettori chiamati a dare il nostro contributo per un paese abitabile, solidale, giusto, attento alle persone, siamo chiamati a questo esercizio di informazione, di non delega, impegnandoci anche a conoscere chi si è candidato, chiedendo a chi dovrà amministrare la cosa pubblica trasparenza, legalità, etica, difesa dei più deboli, salvaguardia del Bene Comune.

Impegno è anche riappropriarci del vero significato delle parole, oggi fin troppo abusate e sulla bocca di tutti, quindi ben vengano sollecitazioni e occasioni come quella proposta dall’AC parrocchiale di Stella, per una “democrazia partecipata” e per una politica come la “più alta forma di carità” come ebbe a dire Paolo VI.

Monica Vallorani: