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Giovedì d’Essai – La gabbia dorata al cinema Margherita

Al Cinema Margherita di Cupra Marittima proseguono gli appuntamenti con i Giovedì e Martedì d’Essai. Per il sesto appuntamento, giovedì 24 aprile, sarà proiettato La gabbia dorata di Diego Quemada-Diez, con Brandon López, Rodolfo Dominguez, Karen Martínez, Carlos Chajon, Ramón Medína. Il film ha vinto il Premio A Certain Talent per il cast nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 2013 e il Grifone d’oro al Giffoni film festival 2013.

Questo il programma della rassegna:

  • giovedì 24 aprile La gabbia dorata di Diego Quemada-Diez
  • giovedì 8 maggio Tutto sua madre di Guillaume Galienne
  • martedì 13 maggio La mia classe il regista Daniele Gaglianone presente in sala
  • giovedì 22 maggio Lunchboxdi Ritesh Batra
  • giovedì  29 maggio Oh boy, un caffè a Berlino di Jan Ole Gerster

La rassegna è organizzata dal Centro Culturale “J. Maritain” di Cupra Marittima, in collaborazione con CGS-ACEC “Sentieri di Cinema” (www.sentieridicinema.it), Comune di Cupra Marittima e Regione Marche.

Ingressi: € 6,50 interi, € 5,00 ridotti
ridotto tessera ACEC € 5,00 (tessera € 5,00)
ridotto universitari € 4,00

La gabbia dorata: Juan, Sara e Samuel, 15 anni, fuggono dal Guatemala tentando di arrivare negli Stati Uniti. Durante la traversata del Messico, incontrano Chauk, un indio che non parla spagnolo e sta viaggiando senza documenti. I tre adolescenti aspirano a una vita migliore oltre la frontiera messicana, ma presto dovranno affrontare problemi imprevisti. (da www.trovacinema.it)

“Al centro dell’opera prima di Diego Quemada-Díez c’è il concetto di frontiera. Intesa come limite e separazione, linea immaginaria che separa i ricchi dai poveri, terre economicamente sviluppate da altre ferme sotto il giogo di una grande arretratezza. Un confine da aggirare, navigando su corsi d’acqua, strisciando in angusti cunicoli, camminando sulle rotaie di una ferrovia che dovrebbe portare al progresso, ad una realtà migliore, almeno sulla carta. Il viaggio di Juan, Sara e Chauk è quello di tutti i migranti, di uomini alla ricerca di un luogo solo concettualmente distante in cui giocarsi la possibilità di essere diversi da quello che la geografia ha scelto per loro alla nascita.”(Marco Chiani – mymovies.it)

Simone Caffarini: