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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ iniziata, da parte del personale della Picenambiente, l’opera di rimozione delle cataste di detriti lignei provenienti dal mare in vista del loro trasferimento in un centro specializzato per il loro riutilizzo come combustibile.

Il materiale, spiaggiatosi in grandissima quantità agli inizi di febbraio, è stato lasciato asciugare sull’arenile con l’obiettivo di ridurne il peso e quindi il costo di smaltimento.

Ma la cattiva notizia è che da un paio di giorni sull’arenile di San Benedetto si sta riversando una nuova, ingente quantità dello stesso materiale, con l’aggravante che il tratto di spiaggia interessato dal fenomeno, le cui origini non sono ancora chiare, si è esteso su un’ampiezza di circa un chilometro verso sud partendo dalla foce dell’Albula.

E’ dunque verosimile che tra breve l’operazione dovrà essere ripetuta con ulteriori, pesanti oneri da sostenere per il Comune. L’Amministrazione comunale ha già chiesto l’aiuto della Regione, competente in tema di difesa della costa, trattandosi di un fenomeno le cui origini, pur da accertare, non sono certamente da ricercare nel territorio comunale.

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