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Bandiera verde d’Europa alla scuola media Leopardi di Grottammare

GROTTAMMARE – Venerdì 31 gennaio è stata assegnata la Bandiera Verde all’Istituto Comprensivo “Leopardi” di Grottammare.
Si tratta di un ambito riconoscimento europeo per la buona gestione ecologica dell’edificio scolastico e l’educazione ambientale ( Eco-Schools ) .
A meritarlo è stata la professoressa Meri Mora, che insegna nella scuola secondaria di primo grado plesso centrale di Grottammare. Fin dall’inizio dell’anno scolastico i ragazzi hanno collocato – guidati dalla loro professoressa – contenitori per il deposito e smaltimento di rifiuti in carta, plastica, indifferenziata e umido, dimostrando e apprendendo la necessaria cura e attenzione per l’ambiente.
Ma non solo: sempre su invito e proposta educativa della loro prof. Mora, hanno imparato a portare, durante la ricreazione, in alternativa alle merendine confezionate o chips o simili che l’industria alimentare ci propone ( purtroppo), sane merende fatte in casa: frutta, crostate e ciambellani, pane e olio, nonché panini nostrani con frittate o quant’altro di genuino e casareccio viene confezionato dalle nonne e mamme in casa.
Ciò per rilanciare un’alimentazione sana, ma anche per curare l’aspetto fisico e senz’altro combattere l’obesità, problema diffusissimo tra i nostri ragazzi, che crea non solo problemi fisici, ma anche risvolti psicologici di sofferenza, specie nel delicato periodo adolescenziale. Troviamo importantissimo il riconoscimento della Bandiera Verde, alla cui consegna, al kursaal di Grottammare, c’era il Dirigente scolastico Maurilio Piergallini, il presidente della provincia ascolana Piero Celani e i dirigenti della Guardia Forestale, oltre che ai ragazzi dell’istituto e la loro professoressa.
La Forestale ha approfittato dell’occasione per proporre delle slides sull’educazione alimentare, sulla sostenibilità, la filiera, il chilometro “zero”, per insegnare ai ragazzi che è meglio acquistare, leggendo le etichette, i prodotti più vicini a casa nostra, piuttosto che quelli di importazione, che spesso hanno più conservanti necessari per la conservazione se provengono da paesi lontani (ad es. la frutta esotica) o subiscono lavorazioni a basso costo, pertanto costano meno, ma sono più sofisticati, un esempio per tutti è l’olio d’oliva extravergine, che se costa meno di 7-8-10 euro, è certamente d’importazione e meno salutare e puro.
Combattere il consumismo, scegliere, anziché “lasciarsi scegliere” dall’industria alimentare, è senz’altro un modo per educare al meglio i nostri ragazzi, nel rispetto dell’ambiente, degli alberi da frutta, delle viti, dei boschi e dei nostri prodotti ortofrutticoli, ma naturalmente anche nella tutela dell’ecosistema faunistico, legato a quello ambientale indissolubilmente. Una bandiera verde meritata e un grande progetto educativo per i nostri ragazzi.

Susanna Faviani: Giornalista pubblicista dal '98 , ha scritto sul Corriere Adriatico per 10 anni, su l'Osservatore Romano , organo di stampa della Santa Sede per 5 anni e dal 2008 ad oggi scrive su L'Avvenire, quotidiano della CEI. E' Docente di Arte nella scuola secondaria di primo grado di Grottammare.