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DIOCESI – Nella sua seconda tappa prima della celebrazione in cattedrale, il Vescovo Carlo è arrivato alla Sala Dell’Asta del Pesce dove accompagnato dal sindaco di San Benedetto del Tronto ha salutato il mondo della marineria, del lavoro e degli immigrati nonché le autorità civili e militari presenti.

Ad accoglierlo un coro di donne e uomini marinai accompagnati dalla fisarmonica, che hanno cantato un canto tipico sambenedettese, e una sala dell’Asta gremita di persone: famiglie dei marinai, lavoratori, gente venuta a vedere da vicino il nuovo vescovo, migranti, e poi i sindaci dei paesi della diocesi e le diverse autorità militari.

Dopo il saluto del Sindaco Gaspari che ha dato il suo benvenuto a nome della città e ha ricordato le parole dell’omelia di Monari del rito di consacrazione a vescovo, anche il capitano di fregata Lo Presti ha rivolto il saluto invitandolo alla Capitaneria di Porto e sottolineando il loro legame con i momenti di festa religiosi, innanzitutto la festa di luglio della Madonna della Marina.
Proprio dagli addobbi dei quartieri per la grande festa della Madonna provenivano le belle tele dipinte con scorci del nostro mare, che abbellivano la Sala dell’Asta, quasi delle finestre su quell’orizzonte marino solcato dal volo dei gabbiani che il Vescovo Bresciani imparerà presto a conoscere.

Il saluto caloroso dei lavoratori del mare è stato portato dal signor Umberto Cosignani che ha invitato il Vescovo al porto nonché a gustare il buon brodetto sambenedettese, non dimenticando di rivolgere un pensiero ai caduti in mare e un richiamo alla gloriosa storia della marineria sambenedettese ma anche  alle difficoltà lavorative di questo tempo. Speranza la parola più usata negli interventi, un sostegno alla speranza quindi ciò che è stato chiesto al nuovo vescovo anche da parte di Romina Rossi.
Quella speranza sottratta da prospettive di chiusura di tante attività lavorative, come la Roland che rappresentava a nome di tutte le realtà in difficoltà e che stanno compiendo scelte che mettono in crisi la vita di molte famiglie.
Speranza di un futuro migliore è ciò che ha ricordato anche Carlos Da Silva, porgendo il suo saluto a nome di tutti i migranti che sono arrivati nel nostro territorio cercando un futuro migliore e che hanno scelto di restare qui per costruirlo insieme con tutti con solidarietà e fraternità.

Il vescovo Carlo ha sottolineato come abbia desiderato questo incontro con il mondo del lavoro segno della vicinanza della Chiesa a tutte le realtà, la Chiesa come la definisce Papa Francesco “in uscita” perché si possa avere un’economia che non dimentica i valori etici e il rispetto della dignità.

Un incontro significativo e una scelta, quella di venire ad incontrare i lavoratori e al porto, luogo di arrivi e partenze e di approdo, che è programmatica  del cammino di vicinanza e di speranza che il nuovo Vescovo Carlo intende percorrere con la comunità diocesana e con tutte le componenti della città.

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