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La Santa Famiglia, facciamo festa insieme! La lettera di Don Alfredo

Festa della Famiglia 2012

Pubblichiamo la lettera di Don Alfredo ricordandovi l’incontro di oggi pomeriggio e domani.

FESTA DELLA FAMIGLIA:
Sabato 28 Dicembre 2013 ore 16,30 -18,30
Sala Consiliare Comune di Grottammare.

Domenica 29 Dicembre 2013 ore 15,00
Al Biancazzurro Viale dello Sport, 110 S. Benedetto Tr.

«Promettere un amore che sia per sempre è possibile quando si scopre un disegno più grande dei propri progetti, che ci sostiene e ci permette di donare l’intero futuro alla persona amata» (LF 52). Queste parole del santo padre Francesco, tratte dall’Enciclica Lumen Fidei (29 giugno 2013), trovano un esemplare modello di applicazione nella figura di san Giuseppe, sposo della Beata Vergine Maria, la cui menzione è stata aggiunta recentemente anche nelle preghiere eucaristiche II – III –IV del Messale Romano (1 maggio 2013). Infatti, la Festa della Santa Famiglia ci consegna la concretezza di una coppia, Giuseppe e Maria, che scopre nel progetto di Dio lo spazio aperto nel quale inserire il loro cammino di sposi e di genitori di Gesù, Figlio di Dio. Cosicché, questo progetto più grande che Dio, attraverso il suo angelo, rivela a Giuseppe consente alla Santa Famiglia di vivere in pienezza l’amore che li ha chiamati, sostenendoli in tutti i passi del loro cammino familiare.

Sarà un percorso difficile, non più sorretto dal clima di tenerezza che si respirava a Betlemme e che abbiamo celebrato la notte di Natale e tuttavia, mettendo alla prova la famiglia di Gesù, ne farà «un vero modello di vita» perché anche «nelle nostre famiglie fioriscano le stesse virtù e lo stesso amore» (Colletta della Festa della Santa Famiglia).

Dunque guardiamo al coraggio con cui Giuseppe difende il suo bambino da Erode, perché anche noi non ci scoraggiamo nei momenti difficili, aggrappandoci alla fedeltà di Dio, certi che resterà al nostro fianco nelle notti di paure e di minacce.

Confrontiamoci con l’ubbidienza di Giuseppe, uomo giusto (Mt 1,19), che da credito ai sogni, rivelatori dell’Invisibile che fa credere nell’impossibile, perché anche noi crediamo sia possibile realizzare il Regno di Dio nella quotidianità e nella ripetitività dei gesti.

Imitiamo l’ascolto umile della volontà di Dio, che fa entrare nel cuore del padre Giuseppe lo slancio della responsabilità verso la sua sposa Maria e il Figlio Gesù, del prendersi cura di chi è più debole, indifeso, bisognoso di protezione e di un futuro degno della vita ricevuta in dono.

Chiediamo di riscoprire la fede che, granellino di senape posto sulle nostre mani operose, garantisca anche nelle prove, la solidità di una famiglia fondata sulla roccia e non sulla sabbia. Veramente nella Santa Famiglia possiamo rintracciare i segni di una fede che dilata la vita (cf LF 53), che la rende totalmente aperta al rapporto con Dio, ma altrettanto aperta al mondo e ai problemi degli uomini.

Vediamo nella Santa Famiglia anche il volto della Chiesa che ascolta e cerca di fare proprio il sogno di Dio, i suoi progetti di salvezza per l’umanità intera, il suo desiderio di riabbracciare le famiglie ferite, donando loro misericordia, tenerezza e pace.

Dunque facciamo nostro anche il coraggio di papa Francesco, che ha scelto di dedicare un biennio di riflessione alla famiglia, invitando tutto il popolo di Dio a porsi in ascolto, con il cuore, circa le domande di vita delle famiglie di tutto il mondo. Perché il sogno di Dio sulla famiglia risvegli il desiderio di un amore vero, totale, fedele. Perché nella vita di ogni famiglia, come nelle notti di Giuseppe torni ad abitare, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, una Parola di speranza: «Alzati» e guarda gli altri membri della tua famiglia come custodi di un Mistero nascosto, che la luce della fede ti farà capire, amare, servire tutti i giorni della tua vita.

Grazie Giuseppe e Maria. Se la famiglia è un sogno possibile, che può rendere anche felici, è un po’ merito vostro.

Redazione: