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Il turismo diventa digitale

Immagine di repertorio
Il turismo diventa digitale e si sposta sul web. A Firenze, in occasione della sesta edizione di Bto (Buy Tourism Online) promossa e organizzata dalla blogger Roberta Milano, è intervenuta il sottosegretario al Turismo Simonetta Giordani. Il suo discorso era molto atteso anche perché in questi giorni il Governo sta preparando una radicale riforma del sistema turistico nazionale. “Sono convinta – ha detto Giordani – che non si possa parlare di riforma del turismo senza enunciare con decisione il concetto che l’innovazione digitale deve diventare il driver delle nuove politiche industriali dell’accoglienza turistica italiana”. Molti sono stati gli annunci sulle prossime mosse del Governo. “Il MiSE, attraverso InvItalia (sito www.smartstart.invitalia.it), ha stanziato 190 milioni di euro per agevolare le start up innovative del Mezzogiorno. Il maxi emendamento per la Legge di Stabilità ha previsto una sezione speciale del Fondo di Garanzia (100 milioni di euro) per le pmi e le reti di impresa. Il Governo, inoltre, nell’ambito del pacchetto di misure per il turismo che stiamo mettendo a punto, ha scelto di intervenire prevedendo: tax credit per le imprese che investono nella digitalizzazione; incentivi e tax credit per start up innovative che abbiano tra i soci fondatori giovani sotto i 35 anni”, ha detto il sottosegretario.
Il turismo digitale e l’Expo 2015. “Nell’ambiente che si sta creando intorno all’Expo 2015, che rappresenta un test per il concreto avvio di un nuovo approccio digitale al turismo – ha spiegato Giordani -, uno degli strumenti a disposizione è, per esempio, il Registro digitale unico delle imprese turistiche del nostro Paese”. L’obiettivo, ha spiegato il rappresentante del Governo, è anche quello della omogeneizzazione dei criteri di classificazione delle strutture di accoglienza. “Il Registro non è conditio sine qua non della omogeneizzazione dei criteri di classificazione. Tuttavia, dato che si sta provvedendo a creare lo schema di data base per l’inserimento delle informazioni sulle strutture, può essere l’occasione per rivedere, contestualmente, la classificazione delle strutture ricettive, anche a tutela dei consumatori. Le opportunità offerte dal Registro, che rappresenterà un catalogo completo dell’offerta italiana, sono quelle di rendere disponibili una quantità cospicua di open data sul sistema ricettivo e di aumentare la reperibilità sui motori di ricerca”, ha detto Giordani.
La concorrenza internazionale per il turismo online. Un tema molto sentito è quello della posizione dominante assunta dalle grandi multinazionali del turismo come Expedia o Booking. Le veloci performance di crescita delle grandi società internazionali di mediazione online hanno sicuramente contribuito a far mantenere importanti livelli di visibilità internazionale al nostro sistema alberghiero, hanno detto gli esperti riuniti a Firenze. Le OTA (Online Travel Agency, n.d.r.), infatti, ormai hanno molto spazio sui motori di ricerca e, anzi, sono arrivate a guadagnare in traffico e in advertising sfruttando in modo gratuito la forza dei brand più importanti del nostro sistema alberghiero. “Sono convinta però che i tempi siano maturi per cominciare ad instaurare un rapporto più adulto e consapevole fra il nostro sistema e le grandi OTA internazionali – ha sottolineato Giordani -. L’obiettivo infatti deve essere quello di riequilibrare i profitti dell’intermediazione on line”.
Le strategie del Governo per la riforma del settore. Nelle prossime settimane il Piano Strategico del Governo per la riforma del turismo sarà sottoposto all’esame della Conferenza Stato Regioni. Entro gennaio, poi, dovrebbe essere promulgato il Decreto Valore Turismo. Le linee guida sono: rilancio dell’Agenzia nazionale per il Turismo, miglioramento dell’offerta, riqualificazione e consolidamento del sistema ricettivo, evoluzione del sistema dei trasporti e delle infrastrutture, riqualificazione dell’istruzione turistica e, ovviamente, la strategia digitale del turismo. In questo contesto “l’agenzia nazionale del turismo – ha sottolineato l’esponente di governo – dovrà essere profondamente innovata, anche dal punto di vista dei profili professionali. Dovrà diventare la vera direzione marketing, promozione e commercializzazione di tutto il turismo italiano”.
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