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Un Natale Multietnico, TUTTI INVITATI

DIOCESI – Domenica 15 dicembre presso la parrocchia di cristo RE a Porto d’Ascoli si celebra il Natale multietnico. Alle 18.00 le persone di differenti nazionalità e provenienze si ritroveranno per poi celebrare la celebrazione Eucaristica alle 18.30.
A seguire è previsto un momento di festa insieme per augurarsi buon Natale, ognuno può portare un dolce tipico del suo Paese da condividere.

Qui la lettera di don Luis inserita nel sussidio d’Avvento diocesano che racconta e invita al Natale Multietnico.

LETTERA AL POPOLO DI DIO – Immigrazione e Natale Multietnico
Il fenomeno della mobilità umana è stato ampliamente affrontato nella riflessione
e nella vita della Chiesa perché, di fatto, richiama le parole del Vangelo:
“ero straniero e mi avete accolto” (Mt.25,35).
Dall’amore vicendevole e, in particolare, dalla sollecitudine per chi è nel bisogno
saremo riconosciuti come veri discepoli di Cristo (cfr. Gv.13, 35; Mt.25,
31-46). L’immigrazione è certamente un “segno dei tempi” che interpella la comunità
cristiana. Si tratta di una realtà che non costituisce soltanto un problema,
peraltro molto complesso, dovuto alla diversità di culture, a situazioni di illegalità,
a carenza di strutture di accoglienza, ecc.; ma è allo stesso tempo una risorsa,
un’occasione di un grande arricchimento per la comunità ospitante e per gli
immigrati.
Con la presenza del fenomeno migratorio la Chiesa non può ignorare che il
suo compito primario e fondamentale è quello dell’evangelizzazione. Nel rispetto
delle convinzioni religiose di ciascuno, siamo chiamati ad affermare la nostra
identità religiosa, pronti a dare ragione della propria fede, proponendola alla
libertà di coloro ai quali si offrono una “casa”, un aiuto, un pasto.
Forse, gli italiani emigrati oltreoceano o nelle nazioni europee ricche di risorse
e di lavoro respiravano e respirano quel clima di sospetto e di diffidenza che ora
respirano i numerosi immigrati appena mettono piede in Italia. La celebrazione
del Natale Multietnico vuole essere una sorta di risposta a questa situazione di
sospetto e diffidenza, cerca di sensibilizzare le nostre comunità mostrando loro
la diversità dei modi di esprimere la fede da tanti cristiani venuti da lontano e che
ora sono nelle periferie esistenziali della solitudine dovuta alla lontananza della
propria famiglia ed etnia. Con la celebrazione del Natale Multietnico, l’uffiicio
Migrantes per la pastorale della mobilità umana, desidera aiutare le nostre comunità
cristiane a rendersi conto di quanto la presenza degli immigrati sta cambiando
il volto delle nostre parrocchie e della nostra società. Inoltre, cerca di ravvivare
le radici cristiane dei tanti immigrati cattolici presenti nel nostro territorio.
Tale celebrazione costituisce un momento di condivisione e di fratellanza che
sostiene i fratelli cristiani immigrati nella fede e li aiuta a sentirsi parte integrante
della nostra comunità diocesana. In questo modo la celebrazione del Natale
diventa l’occasione di mostrare a tutti ciò che siamo, giacché la celebrazione del
mistero dell’Incarnazione del Verbo può aiutare a “includere le nuove presenze”
per formare l’unico Corpo di Cristo, che è la Chiesa.
Come affermava mons. Crociata, “la celebrazione del Natale straniero può
dare più verità e credibilità al Natale, perché lo rende cattolico, per tutti, nessuno
escluso”. Ecco il motivo per il quale celebrarlo, viverlo e farlo diventare momento
privilegiato del nostro cammino di Chiesa diocesana, ma allo stesso tempo
occasione per ricominciare nella nostra vita di fede ad aprire la nostra mente e
il nostro cuore ad ogni essere umano considerandolo vero figlio di Dio e perciò
mio fratello, senza il quale ilo Natale del Cristo non sarebbe pienamente inteso.
don Luis

Monica Vallorani: